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La vertenza

“Un euro al giorno”: la scintilla che accende il caso dei portalettere incaricati d’Area a Enna

La Slc Cgil Caltanissetta-Enna denuncia il mancato pagamento dell'indennità

Redazione Enna

06 Dicembre 2025, 11:32

Poste, al Mef si apre uno spiraglioper i precari e i part time siciliani?

La scena è questa: un portalettere attraversa in motorino una strada provinciale che taglia la campagna ennese. Tra un borgo e l’altro, chilometri di curve, cassette postali sparse e anziani che attendono una raccomandata o la pensione. Per ogni giornata in cui copre più paesi, coordinando la “micro‑rete” del recapito locale, l’indennità prevista è di 1 euro. In teoria. Perché, secondo la denuncia della Segreteria Provinciale della Slc Cgil Caltanissetta‑Enna, quel riconoscimento economico — poco più di 20/22 euro al mese — non sarebbe stato pagato agli Incaricati d’Area in provincia di Enna. E attorno a quell’euro si gioca oggi una partita molto più grande: la credibilità delle relazioni industriali in Poste Italiane, l’effettività dei diritti dei lavoratori e la qualità del Servizio Universale nei piccoli comuni.

Il cuore dell’accusa: una micro‑indennità “evaporata” per anni

A muovere il dossier è la Slc CGIL territoriale, che in una nota ha segnalato il “presunto mancato pagamento” dell’indennità dovuta ai portalettere Incaricati d’Area e ai loro sostituti. Il sindacato sostiene che il tema sia nazionale, ma a partire da Enna decide di formalizzare l’esposto agli organi di vigilanza: Carabinieri per la Tutela del Lavoro (NIL), Ispettorato Territoriale, Regionale e Nazionale. Secondo il comunicato, la questione sarebbe aperta quantomeno dall’avvio del progetto Joint Delivery e avrebbe prodotto, per semplice sommatoria, una significativa economia di costo per l’azienda. La stima — dichiaratamente prudenziale e basata su una platea indicativa — arriva a ipotizzare un “risparmio” di 2,4 milioni l’anno e 16,8 milioni in diversi anni di applicazione. L’azienda, al momento in cui scriviamo, non risulta aver rilasciato una replica pubblica specifica sul punto.

Chi sono gli Incaricati d’Area e perché contano nei piccoli comuni

Nella geografia del recapito, soprattutto nelle aree a bassa densità e nei comuni minori, l’Incaricato d’Area svolge un ruolo di cerniera: presidia tratte più ampie, si coordina con i colleghi che subentrano su zone contigue, gestisce sostituzioni e piccole emergenze, tiene i tempi in un contesto in cui il recapito può avvenire anche a giorni alterni. Quel piccolo “gettone” giornaliero — 1 euro — è concepito come un segno di riconoscimento per un compito che, seppur leggero sul piano retributivo, ha un peso organizzativo. Se tale indennità manca, il messaggio che passa ai lavoratori è potente: si chiede molto, si riconosce poco. Anche per questo, la vicenda ha un valore simbolico che supera di gran lunga la cifra in gioco.

Cosa dice la Slc Cgil di Caltanissetta‑Enna

Al centro della nota ci sono firme e responsabilità: il comunicato è sottoscritto dal Segretario Generale Slc Cgil Caltanissetta‑Enna, Gianluca Polizzi, e dal Coordinatore Provinciale Poste, Giuseppe Vetri (Rsu). I due ricordano segnalazioni già inviate “nel novembre 2024 e nel 2025” su altri capitoli di spesa — dalla pulizia degli uffici al lavaggio dei mezzi, fino ai DPI — e inseriscono il tema degli straordinari non pagati nel perimetro delle criticità. Quanto all’indennità, la ricostruzione del sindacato è chiara: 1 euro/giorno, pari a 20/22 euro/mese per i piccoli comuni; nessun riconoscimento rilevato nelle buste paga di ottobre e novembre nonostante il sollecito del 30/09/2025 a “ripristinare” i pagamenti e a conteggiare gli arretrati. Da qui la scelta di rivolgersi agli ispettori del lavoro e ai Carabinieri Nil.