Gela, l'unità del centrodestra lontana. L’on. Scuvera: «Ricuciremo e costruiremo la coalizione»

Un dato è certo: il timido tentativo avviato ad ottobre per costruire l'unità del centrodestra è stato messo a dura prova dal voto sul bilancio stabilmente riequilibrato: Forza Italia ha votato sì appigliandosi all'accoglimento da parte della maggioranza dell'emendamento ideato dal segretario cittadino Enzo Cirignotta, la Lega ha fatto lo stesso ma con altra motivazione, la consigliera Cosentino ora vicina ai forzisti è stata favorevole e lo sarebbe stata anche l'altra consigliera del gruppo misto Cristina Oliveri se fosse stata presente. Nel gruppo misto si dice che Gabriele Pellegrino (assente) non avrebbe votato favorevolmente. Non si considera Italia viva che si è posizionata da tempo nella schiera di centrosinistra alla luce della direzione che Renzi ha impresso al partito. Fratelli d'Italia e Dc sono rimasti isolati.

Ma le conseguenze complessive sull'opposizione non sono state di poco conto: in Forza Italia si è riacceso lo scontro interno. Indice puntato sul segretario cittadino che ha ricucito il rapporto con il consigliere Biundo considerato troppo vicino al sindaco mentre il deputato e coordinatore provinciale Michele Mancuso li lascerà "scannare" tra di loro, come al solito. In FdI non tutti hanno gradito il voto di astensione di Sara Cavallo. Nella coalizione c'è tensione. Non c'è dialogo ad esempio con la Lega che già non ha partecipato alla riunione di ottobre. Nel centrodestra il partito di Salvini è "sorvegliato speciale" perché si sente odore di inciucio con il sindaco con lo zampino di Totò Scerra e l'amico sindaco di Niscemi Massimiliano Conti.