7 dicembre 2025 - Aggiornato alle 6 dicembre 2025 23:53
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il caso

Butera: per la zona balneare di Desusino due progetti che viaggiano in parallelo ma che sono inconciliabili

I dubbi della forzista Pisano che chiede lumi al primo cittadino. Sulla scrivania le proposte dei privati

Maria Concetta Goldini

06 Dicembre 2025, 21:40

Butera: per la zona balneare di Desusino due progetti che viaggiano in parallelo ma che sono inconciliabili

Il doppio binario a Butera. L’annuncio del sindaco Zuccalà sul rilancio del litorale di Desusino con la realizzazione di un porto turistico-peschereccio ha acceso un dibattito intenso ma sullo stesso litorale a Butera si lavora per fermare l’erosione della costa e martedì c’è un’audizione alla Commissione Ambiente dell’Ars cui parteciperanno il sindaco e la consigliera Elisabetta Pasqualetto.

È il progetto del porto che fa discutere. Se ne parla dallo scorso agosto quando la Giunta municipale ha dato il via a un avviso pubblico per manifestazioni di interesse, adottando l’istituto del partenariato pubblico privato, pochi giorni dopo l’annuncio che Butera potrebbe avere il porto da parte del primo cittadino. Il 25 novembre il Comune ha pubblicato i due progetti pervenuti. Sul caso è intervenuta la coordinatrice di Forza Italia Giusi Pisano che non ci vede chiaro rispetto alla rapidità con cui si è passati dal generico “sogno” all'acquisizione di proposte concrete da parte di privati. «L’attenzione sul degrado di Desusino era alta ad agosto – ricorda la prof. Pisano - solo pochi giorni prima dell'annuncio del sindaco la questione era stata al centro di un acceso Consiglio Comunale, dove era stato discusso un progetto alternativo e meno invasivo, improntato sul recupero ecosostenibile della costa. A ciò si aggiunge un comizio pubblico tenutosi sempre in quei giorni, al quale parteciparono il sindaco, un consigliere e attivisti locali, ma in nessuna di queste occasioni si fece menzione di un progetto portuale».

L’esponente forzista chiede al sindaco di essere trasparente con la città e di dire chiaramente se il progetto del porto turistico è nato da un’idea dell’Amministrazione o è subentrato in seguito a una proposta privata e in che data questo interesse da parte di privati si è manifestato al Comune. Per la Pisano quello del porto a Butera è un sogno irrealizzabile. «I progetti descrivono un’opera di dimensioni notevoli, tale da "stravolgere l’intero territorio costiero". Le cifre in gioco sono imponenti: un progetto prevede un investimento di 63 milioni di euro, un altro supera gli 800 milioni. Il punto più critico riguarda la cementificazione di una costa che presenta numerosi vincoli ambientali e paesaggistici, rendendone la fattibilità difficile se non impossibile. Stranamente, una delle relazioni generali dei progetti afferma che nell'area richiesta in concessione non esistono vincoli».

Altri dubbi riguardano i tempi di realizzazione. Mentre il dibattito sul porto cresce gli esponenti politici vanno a perorare a Palermo un’altra causa, un progetto per preservare e rilanciare la costa di Desusino.