ordine dei medici
“No all’accesso libero in Medicina, sì a una revisione del sistema di selezione”
Pitruzzella: “Definire un percorso meritocratico e funzionale alle esigenze del servizio sanitario del futuro”
Santo Pitruzzella
Facoltà di Medicina, il bilancio del semestre di selezione risulta ben al di sotto delle aspettative: i test d'ingresso non hanno prodotto gli esiti auspicati.
Solo tra il 10 e il 15 per cento degli iscritti è riuscito a superare le tre prove di Chimica, Fisica e Biologia entro il limite dei 45 minuti. Il dato è eloquente: quasi il 90 per cento dei candidati è rimasto escluso, con un impatto pesante su migliaia di aspiranti medici.
“Sarebbe il caso di rivedere il sistema di accesso, considerato che il semestre filtro ha portato a una scrematura molto più dura del previsto – afferma Santo Pitruzzella, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) di Agrigento –. Così si corre il rischio che i posti disponibili in facoltà restino vuoti, incrementando le forti criticità dettate dalla carenza di camici bianchi nel nostro sistema sanitario.”
L’Omceo di Agrigento, tuttavia, esclude che il libero accesso ai corsi di laurea in Medicina possa rappresentare una soluzione adeguata: una simile scelta, sottolinea l’Ordine, comprometterebbe la qualità della formazione e provocherebbe un sovraffollamento ingestibile per gli atenei, con ricadute negative sulla preparazione dei professionisti di domani.
“Siamo disponibili a collaborare con le istituzioni nazionali e universitarie per definire un percorso di accesso meritocratico, sostenibile e realmente funzionale alle esigenze del sistema sanitario del futuro, quale potrebbe essere il numero programmato con la revisione delle domande dei test da effettuarsi dopo gli esami di maturità”.