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Cane femmina che allatta in una gabbia stretta, accade a Ragusa. La denuncia dei Cinque Stelle

"E' questa la politica sugli animali che adottiamo in città?"

11 Dicembre 2025, 09:45

Cane femmina che allatta in una gabbia stretta, accade a Ragusa. La denuncia dei Cinque Stelle

Najla Hassen con un cane

A Ragusa infuria la polemica sulla gestione del randagismo dopo la denuncia della rappresentante cittadina del Movimento 5 Stelle, Najla Hassen.

Un filmato circolato sui social mostra una cagna in lattazione rinchiusa in una gabbia angusta, senza i propri cuccioli. Un episodio che, secondo l’esponente pentastellata, solleva seri interrogativi sull’operato del Comune.

“Un video straziante gira in questi giorni sui social, dove si vede un cane femmina in una gabbia stretta, e in evidente periodo di allattamento. Tuttavia, in quella gabbia non ci sono i suoi cuccioli. Una mamma catturata e portata via dai propri cuccioli, anche se involontariamente”.

Rivolgendosi all’assessore competente, Distefano, Hassen domanda: “È così che si intende contrastare il randagismo? È così che si vorrebbe ottenere il premio del miglior rendimento? Chi ha catturato il cane, rendendosi conto che allattava ancora, ha valutato se era il caso di trovare i cuccioli o di liberare la madre? Ricordiamo all’assessore che professionalità non equivale a mancanza di etica. Non siamo macchine ma esseri umani”.

La rappresentante del M5S riferisce di “numerosi operatori e volontari” che lamentano “le modalità adottate nella cattura e nella gestione dei cani randagi” e chiede trasparenza: “Per questo, chiediamo all’assessore Distefano di informare, non noi ma la cittadinanza, della sua strategia. La vogliamo conoscere in modo chiaro, preciso e puntuale”.

Hassen pretende chiarimenti anche sul destino degli animali trasferiti fuori territorio: “Vogliamo sapere se i cani trasferiti in altre zone si trovano in strutture che rispettano gli animali oppure se si è preoccupato solo di disfarsi dei cani considerati fastidiosi”. E sollecita misure per le adozioni: “All’assessore Distefano chiediamo anche cosa si sta facendo per incentivare l’adozione dei cani del canile del Comune”.

Nel mirino anche la “nuova tassa sui cani, recentemente introdotta dal Governo Schifani”. La domanda è se “il Comune sta valutando l’idea di farsi carico delle spese per contrastare l’abbandono oppure si limiterà ad abbassare il capo ed accettare passivamente questa decisione scellerata, che sicuramente aumenterà il numero di cani abbandonati sulle strade, incrementando il disagio per i cittadini”.

Infine, l’attenzione si sposta sulle condizioni di lavoro nel canile e sulle spese veterinarie: “In che condizioni operano gli operatori del canile? Perché spesso vediamo l’associazione, che gestisce il canile comunale, chiedere aiuto per coprire spese mediche di alcuni cani? Non le dovrebbe coprire il Comune?”.

Una conclusione affidata a un appello di principio: “Il termine ‘tutela’ significa prendersi cura, attenzione ed empatia, valori che chi amministra una città dovrebbe impegnarsi a trasmettere ai cittadini ma che noi fatichiamo a trovare in questa amministrazione”.