13 dicembre 2025 - Aggiornato alle 22:01
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Il caso

Agrigento: autobottisti, partita l’operazione verità Fiorino: «C’è ancora molto abusivismo»

Fino a oggi sono 20 (su 57) gli autotrasportatori che hanno sottoscritto il nuovo contratto

13 Dicembre 2025, 11:16

autobotte

Sono 20, su un totale di 57, gli autotrasportatori della provincia di Agrigento che hanno sottoscritto il nuovo contratto con l'Azienda Idrica Comuni Agrigentini. Il direttore generale Francesco Fiorino da settimane incontra gli autobottisti dei vari Comuni per illustrare nei dettagli i contenuti della nuova convenzione presentata due mesi fa, con la quale si introducono delle novità che a prima vista hanno determinato non pochi malumori, ma che nella realtà, come dice Aica, snelliscono le procedure di richieste e agevolano lo stesso lavoro degli imprenditori.

«Sì – dice Fiorino – stiamo lavorando con intensità fornendo i dovuti chiarimenti, molti stanno cogliendo il senso delle nuove regole, che semplificano anche il loro intervento. Abbiamo deciso a suo tempo di modificare il rapporto soprattutto per avere certezza del pagamento da parte dei cittadini».

Il contratto prevede che gli utenti possono chiamare direttamente le ditte private per una fornitura, senza bisogno del codice rilasciato dal gestore. Chi non è allacciato alla rete idrica pagherà un prezzo dell'acqua superiore a quello di chi ha un contratto regolare.

«Ogni trasportatore diventa in sostanza mediatore – aggiunge Fiorino – agli utenti censiti con Aica viene addebitato il costo in bolletta, mentre quelli che non lo sono avranno comunque l'acqua, sapendo che si possono contrattualizzare. Il problema degli autotrasportatori era la ulteriore richiesta di soldi all'utente, che credo stiamo superando con dei confronti che sono ad oggi positivi. C'è poi il vantaggio di un bocchettone che ognuno di loro avrà a disposizione, senza dovere attendere il nostro operatore».

L'obiettivo di Aica è naturalmente quello di fornire acqua a tutti, ma allo stesso tempo tentare di fare emergere quel sommerso di utenti che per vari motivi fino ad ora non hanno mai fatto un allaccio alla rete idrica.

Ed a proposito di autobotti e lavoro illegale, il direttore generale di Aica ci conferma che in provincia rimane elevato il numero del trasporto abusivo: «È però circoscritto ad una determinata area – ci dice – quella di Canicattì e dintorni. Ci sono 20 trasportatori censiti, ma almeno altri 20 irregolari. Gli abusivi hanno usufruito di un sistema emergenziale e continuano a farlo perché ci sono anche molte utenze altrettanto abusive – continua il dirigente Aica -. La problematica più importante, che tanti cittadini trascurano – è la qualità dell'acqua che questi mezzi trasportano e che viene poi immessa nelle loro cisterne private. Il prelievo viene fatto in fonti di fortuna. In passato abbiamo fatto apposite analisi in sorgenti varie presenti in quella zona e sono venuti fuori parametri pericolosi per la salute».