Scienza
Le donne sono le grandi protagoniste della rivoluzione quantistica. Ma pagano la disparità di genere
Del fondamentale ruolo femminile nel settore si è parlato nei giorni scorsi nell'evento "Italian Women in Quantum Technologies" IWQT25, con interventi di scienziate dall'Italia e dal Mondo. L'incontro si è tenuto a Viagrande (Catania) per iniziativa di NQSTI
All’inizio degli studi universitari la presenza di studentesse è superiore al 50 per cento del totale degli iscritti nei settori STEM (ovvero gli ambiti Science, Technology, Engineering, and Mathematics). Ma se si va a valutare il numero di professoresse ordinarie e di ricercatrici a tempo indeterminato nell’ambito accademico e delle istituzioni scientifiche questo numero crolla al 22 per cento a livello europeo. Un numero che diventa inferiore al 15 per cento se si considera solo il campo di ricerca della Fisica.
Questi dati provengono da “Women for Quantum”, un manifesto scritto da un gruppo di professoresse europee ordinarie di Fisica specializzate nel campo della Quantum Technology attivissimo nella lotta alla diseguaglianza di genere in questo settore iperspecializzato della ricerca scientifica.
Le “donne nella Quantum Technology” in Italia sono state protagoniste, l’11 e il 12 dicembre, del primo convegno dedicato alla ricerca femminile in questo settore, che si preannuncia come una delle prossime grandi rivoluzioni a forte impatto negli anni a venire, paragonabile all’intelligenza artificiale - ovvero il workshop Italian Women in Quantum Technologies (IWQT25) tenutosi al Grand Hotel Villa Itria di Viagrande (Catania). Organizzato da NQSTI, Istituto Nazionale di Scienza e Tecnologia Quantistica, consorzio di ricerca finanziato nell’ambito del PNRR che coinvolge 20 soggetti tra enti di ricerca, università e imprese.
L’incontro è nato per dare visibilità al contributo straordinario - troppo spesso poco riconosciuto o valorizzato - delle ricercatrici italiane che operano nel mondo della Scienza e delle Tecnologie Quantistiche. L’evento ha riunito scienziate italiane di punta, attive in Italia e all’estero, insieme a giovani ricercatrici alle prime fasi della loro carriera. Ed è stato un’occasione unica per condividere esperienze, creare connessioni e favorire il dialogo tra generazioni di donne che stanno contribuendo a costruire il futuro della ricerca quantistica.
Oltre alla presentazione e alla condivisione delle ricerche nel settore, l’iniziativa ha offerto preziosi spunti di riflessione sui cambiamenti necessari per costruire un ambiente di lavoro più equilibrato e inclusivo, in un ambito altamente specializzato e tecnologico che risente ancora di un significativo ritardo nella parità di genere.

Il tema è stato al centro di una tavola rotonda con ospiti Sara Pirrone (INFN Catania, presidente del comitato pari opportunità della Società italiana di Fisica), Sabrina Maniscalco (Algorithmiq e University of Helsinki), Natalia Bruno (CNR INO) e Luis Farina Busto (Head officer del ERC Executive Agency, Working Group Gender and Diversity).
L’incontro è stato introdotto dalla professoressa Elisabetta Paladino, ordinaria di Fisica teorica della Materia presso l’Università di Catania e leader dello Spoke 9 di NQSTI. «Il piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - specifica Paladino – prevedeva una percentuale di genere femminile del 40% sia del personale assunto a tempo determinato che delle borse di dottorato assegnate. Un obiettivo ancora molto lontano dall’essere raggiunto in questo settore. Perché si realizzi un reale equilibrio di genere, occorre un sostanziale cambiamento culturale, accompagnato dalla messa a terra di misure concrete, quale quelle previste dalla Strategia Nazionale per le Tecnologie Quantistiche». All’intervento è seguito il saluto della Prof.ssa Liana Daher, delegata ai processi sociologici del territorio e parità di genere del Magnifico Rettore Prof. E. Foti.
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NQSTI
L’Istituto Nazionale di Scienza e Tecnologia Quantistica (NQSTI) è un consorzio di ricerca finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con fondi Next Generation EU. Coinvolge 20 soggetti tra enti di ricerca, università e imprese.
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Cosa sono le tecnologie quantistiche
Le tecnologie quantistiche utilizzano i principi della fisica quantistica per superare i limiti delle tecnologie digitali tradizionali. Tra le applicazioni: computer capaci di elaborare in minuti calcoli che richiederebbero anni ai sistemi attuali, sensori di precisione estrema per la diagnostica medica e il controllo industriale, sistemi di comunicazione crittografata di nuova generazione. Il settore è al centro delle strategie di innovazione europea e nazionale, con investimenti significativi previsti nei prossimi anni.

