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l'iniziativa

Il filo conduttore che unisce la Bioraffineria di Gela con la fiaccola olimpica simbolo di transizione energetica

Il presidente Alburno spiega il filo tra sport e biocarburanti e annuncia un nuovo impianto

Maria Concetta Goldini

18 Dicembre 2025, 18:52

Il filo conduttore che unisce la Bioraffineria di Gela con la fiaccola olimpica simbolo di transizione energetica

La tappa gelese della fiaccola olimpica alla bioraffineria Enilive come simbolo della trasformazione energetica che è in corso nel mondo: c’erano il presidente Luca Alburno, l’amministratore delegato Giuseppe Lo Faso e vari dirigenti e dipendenti di Eni ieri davanti all’ingresso A ad attendere l’arrivo della fiaccola e la sua accensione. Presenti anche il sindaco Terenziano Di Stefano, il presidente del consiglio Paola Giudice, vari assessori e consiglieri oltre che delegazioni di studenti che hanno creato un clima festoso con le trombette. Un momento emozionante per la città durante tutto il tragitto da viale Indipendenza al centro storico ma anche un motivo di orgoglio per chi lavora in Eni perché la torcia olimpica è alimentata dal bio Gpl, un carburante che proviene dalla filiera degli scarti e dei residui che sono così valorizzati come energia. È questo il mondo di Enilive che ieri ha celebrato il connubio dei nuovi carburanti e della transizione energetica con lo sport olimpico.

«Ciò che ci unisce è il lavoro di squadra, l’impegno per raggiungere i traguardi, la creatività e l’innovazione - ha commentato il presidente Alburno - l’obiettivo dello sport olimpico fin dalla sua nascita in Grecia è stato quello di creare unità all’insegna di valori sani e sostenibili. Anche noi lavoriamo per dare al Paese un futuro di sostenibilità attraverso le nostre ricerche e le nostre produzioni e lo facciamo con uno spirito di squadra che è fondamentale per arrivare ai traguardi previsti».

Per questo obiettivo di impegno sulla sostenibilità la bioraffineria di Gela ha in cantiere vari studi e il 2026 sarà l’anno in cui si attende il via libera del ministero per costruire un nuovo impianto che sarà realizzato nel 2027.

«Si chiama Rtb - Rigenerazione delle Terre di Bleaching e servirà all’abbattimento dei rifiuti industriali. La tecnologia dell’impianto verrà usata per la prima volta al mondo nell’impianto di Gela. Lo realizzeremo qui per la prima volta senza il preventivo impianto pilota».

L’Rtb sorgerà nell’isola 5 del sito industriale gelese, è stato calcolato che dovrebbe portare all’abbattimento dell’80% dei rifiuti dell’impianto Btu che produce biocarburanti. La costruzione porterà lavoro per l’indotto.