22 dicembre 2025 - Aggiornato alle 06:59
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La polemica

Lipari in tempesta sugli approdi: somme urgenze e la svolta con un'autorità portuale?

Porti in difficoltà, opposizione propone un'autorità portuale per manutenzione e programmazione

Gianluca Giuffrè

22 Dicembre 2025, 05:12

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Una immagine di Lipari

Non si placano le polemiche alle Eolie, in particolare a Lipari, sulla questione della messa in sicurezza e del miglioramento tecnico degli approdi e degli scali alternativi che permetterebbero ai mezzi di linea di poter ormeggiare anche con mare sostenuto.

Dopo le varie prese di posizione e l’intervento del primo cittadino di Lipari, Riccardo Gullo, in cui, con una nota inviata alla Regione ed al prefetto, accusava di inerzia la stessa Regione, che avrebbe in carico la gestione dei porti interessati, tornano alla carica i consiglieri comunali d’opposizione del gruppo “Siamo Eolie”.

In una nota di replica i consiglieri Gaetano Orto, Cristina Dante, Adolfo Sabatini, Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria, Angelo Portelli e Lucy Iacono scrivono: «Invece di scaricare ogni responsabilità solo sulla Regione, che per carità le sue colpe le ha, perché il sindaco non utilizza gli strumenti che la legge mette a disposizione? La somma urgenza, gli interventi sostitutivi, le azioni in danno con rivalsa verso chi non adempie esistono. Perché non vengono usati?».

Sullo stesso argomento è intervenuto anche l’ex assessore comunale Davide Starvaggi: «Quanto accaduto a Lipari, con l’impossibilità di utilizzare lo scalo principale e la mancata operatività dell’ormeggio a Punta Scaliddi, ha generato comprensibile preoccupazione. Ma è bene dirlo con chiarezza che per molte isole del nostro Comune questi problemi sono una realtà ormai nota e frequente. Dalle difficoltà di Alicudi, Panarea e Stromboli ai lunghi tempi di manutenzione delle infrastrutture portuali come il molo di Ficogrande a Stromboli, ancora incompleto, il molo di Vulcano ristrutturato ma in attesa di collaudo, fino ai danni causati dalle mareggiate che ogni anno colpiscono tutti gli scali. A questo si aggiunge la carenza di scali alternativi realmente funzionanti. È il momento di aprire una riflessione seria e responsabile. Affidare la gestione degli scali a un’Autorità Portuale potrebbe garantire maggiore programmazione, manutenzione continua e tempi certi, superando una gestione troppo spesso legata all’emergenza».