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Il gesto d’amore della “regina” di Masterchef: Valeria Raciti ai fornelli per il pranzo solidale

Di Angela Seminara |

ACIREALE – È un orgoglio tutto acese. Valeria Raciti, chef d’eccellenza, che ha portato a casa la vittoria dell’ottava edizione del programma MasterChef la versione italiana del talent show culinario d’origine britannica, in onda su Sky. Il suo sogno? Mettere a disposizione le sue capacita culinarie a favore di chi ha bisogno e aprire un ristorante nel territorio acese, appena la pandemia ci renderà nuovamente liberi.

Tra i giudici che hanno decretato la sua vittoria, lo chef Antonino Cannavacciuolo cui la nostra Valeria s’ispira, per la preparazione di piatti succulenti senza tuttavia tradire la tradizione e i sapori degli ingredienti. E con la stessa semplicità dei sapori di Sicilia e la passione per l’arte culinaria, che ieri si è messa ai fornelli e ha preparato il pranzo solidale, organizzato e offerto dalla Fondazione del Carnevale capitanata dal presidente Gaetano Cundari. Per regalare un momento di convivialità agli ospiti della comunità della Tenda di Cristo, stando attenta anche ad utilizzare ingredienti diversi nel rispetto delle culture etniche e religiose di alcuni ospiti della comunità.

Un pranzo per i piccoli meno fortunati, che Valeria ha preparato con gli ingredienti legati alla tradizione siciliana dell’ultimo giorno di Carnevale. «Non potevano mancare, i maccheroni con il sugo di ragù e le polpette che i bambini amano tanto. Cerco nel mio piccolo di fare il possibile e rendermi disponibile, quello che so fare è cucinare, almeno cosi dicono – ha detto sorridendo, Valeria – e quindi metto a disposizione di chi ha bisogno la mia capacità. A maggior ragione di questi bambini che più di altri hanno bisogno di questi momenti di spensieratezza. Che soffrono più di altri questa condizione di “reclusione” dovuta alla pandemia e se pur con i limiti imposti da questo momento di emergenza sanitaria, cucinare per loro mi rende felice».

Anche se la pandemia ha bloccato gli eventi, occuparsi di solidarietà per Valeria è una costante e nel frattempo continua a coltivare il suo sogno: aprire un’attività di ristorazione nel territorio acese dove è nata e cresciuta nella speranza di poterlo realizzare al più presto.

«Mi auguro che la pandemia ci restituisca la libertà – dice – la partecipazione a Masterchef ha fatto di me, che sono sempre stata una persona riservata, un personaggio pubblico e quindi se il mio messaggio ha una valenza, allora mi presto volentieri. Ci dicono di restare fermi – prosegue – ma restare fermi non significa fermarsi in tutti i sensi, possiamo fare tanto, ognuno nel suo piccolo può contribuire a sostenere e ad alleviare la condizione di qualcun altro. La solidarietà penso si debba fare in silenzio, ma se diamo la giusta visibilità affinché gli altri possano prenderne spunto, per dire “anch’io posso fare qualcosa”, allora si può dare inizio a una catena. Un gesto fatto da me ha la stessa valenza di quello fatto da una persona meno nota e in questo momento deve risuonare».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA