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Famiglia nissena salvata in mare da bagnino fuori dal turno di lavoro

Di Francesco Di Mare |

Nella vita il destino e la fortuna hanno un ruolo determinante. Lo hanno capito sabato pomeriggio i componenti di una famiglia di Caltanissetta, in tutto cinque persone, madre, padre e tre figli di 9, 16 e 18 anni. Costoro devono la prosecuzione della loro esistenza terrena a un giovanotto empedoclino tutto muscoli e tatuaggi, Francesco Cioffi. Uno che d’estate lavora per la Cooperativa Ulisse del maestro di salvamento Calogero Sedino, quella che gestisce il servizio di salvataggio in mare per conto dei comuni che riescono a fornire tale servizio. Servizio concluso per il Comune di Agrigento lo scorso venerdì 8 settembre.

Il bagnino Cioffi sabato pomeriggio aveva appena terminato di smantellare l’attrezzatura utilizzata nell’ultimo mesetto, nell’ambito del servizio di vigilanza nella postazione del Caos, al confine tra Agrigento e Porto Empedocle. Nemmeno il tempo di salire sull’auto che Cioffi ha udito urla provenire dalla spiaggia. Urla che segnalavano tre persone in mare, diventate poi quattro, anzi cinque. Un’intera famiglia da salvare, da solo e – praticamente – a mani nude, senza attrezzatura. Con lucidità l’uomo ha racimolato quanto necessario, su tutto un indispensabile pattìno col quale si è lanciato verso la famiglia sul punto di annegare. Tutto è nato quando due dei tre figli della famiglia nissena sono caduti in acqua mentre stavano pescando nei pressi degli scogli della zona. Alla vista dei due ragazzi in mare si sono lanciati in acqua i genitori e l’altro figlio, andando anch’essi in difficoltà. Francesco Cioffi è riuscito a raggiungere a tempo di record il gruppetto in acqua, aggrappando coloro i quali parevano più in difficoltà soprattutto respiratorie. Nel frattempo sul posto sono giunte due ambulanze per trasportare le persone salvate all’ospedale di Agrigento.

Cioffi prima che arrivasse l’ambulanza aveva già rianimato una bambina, consegnandola al personale di soccorso. Uno dopo l’altro con incredibile forza d’animo e fisica ha recuperato tutti e quattro i componenti la famiglia ancora in mare.

I cinque sono stati trasferiti al San Giovanni di Dio dov’erano ricoverati ancora fino a ieri per accertamenti. Le loro condizioni non sarebbero fonte di apprensione. Devono la loro vita al bagnino che stava andando via, avendo concluso il proprio lavoro stagionale. Quando si dice il destino.

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