Imprenditore di Gela condannato in appello a 26 anni per omicidio (in primo grado era stato assolto)
Giuseppe Cauchi accusato di avere ucciso nei boschi di Varallo Pombia Matteo Mendola
È stato condannato a 26 anni di carcere Giuseppe Cauchi, imprenditore originario di Gela e a lungo residente nella zona di Busto Arsizio processato per un omicidio commesso in Piemonte, quello di Matteo Mendola, anche lui originario di Gela e trapiantato nel Nord Ovest, ucciso a colpi di pistola nei boschi di Varallo Pombia il 4 aprile 2017. In primo grado, il 22 novembre 2019, Cauchi era stato assolto.
Cauchi, che si era sempre proclamato innocente, è stato chiamato in causa dalla sentenza della corte di Assise di Appello di Torino come presunto mandante del delitto, il cui movente, secondo gli inquirenti, è da ricercare in una questione di debiti. I due presunti autori materiali sono stati giudicati e condannati in procedimenti diversi. Mendola sarebbe stato attirato nei boschi con il pretesto di compiere un furto e quindi ucciso con quelle che il procuratore generale Carlo Maria Pellicano ha definito «modalità barbare» che «ricordano una scena macabra della serie tv Fargo».