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Molestie a una dipendente, a giudizio il sovrintendente di Caltanissetta

Di Redazione |

AGRIGENTO – Il Gup di Agrigento, Alfonso Malato, ha rinviato a giudizio Vincenzo Caruso, ex direttore del museo «Luigi Pirandello» di Agrigento e attuale soprintendente ai Beni culturali di Caltanissetta. Caruso, 62 anni, è accusato di stalking a sfondo sessuale nei confronti di un’impiegata.

Secondo la Procura, Caruso – difeso dagli avvocati Vincenzo Caponnetto e Walter Tesauro – avrebbe fatto apprezzamenti a sfondo erotico e avuto atteggiamenti provocatori sul posto di lavoro «finalizzati ad avere rapporti sessuali» con una dipendente.

La dipendente denunciò di essere stata spesso fatta oggetto, nel luogo di lavoro di molestie a sfondo sessuale e minacce ad opera del direttore. La donna tramite il proprio avvocato ha presentato istanza di costituzione di parte civile, oltre a una richiesta di risarcimento del danno quantificata in 15 mila euro. A essere ammesse come parte civile anche  il marito della donna, assistito dall’avvocato Giuseppe Arnone, il sindacato Confael e l’associazione Focus Group – Telefono Aiuto, assistita dall’avvocato Davide Santamaria. 

Per comprovare i fatti contestati a Caruso, la dipendente allegò alla denuncia una serie di messaggi a lei inviati dal Direttore: «Ti chiamerò nella mia stanza e che ti piaccia o no, niente sentimento, solo corporeità» o licenziosi: «Perché mi dai del lei? In intimità mi dai sempre del tu!» e ancora «potrei dirti arrivedertela…. cosa mi risponderesti? ».  

Ad aggravare la posizione di Caruso il fatto che il sovrintendete avrebbe pedinato la donna nel nuovo posto di lavoro fino al 2017, periodo in cui l’uomo era  sotto udienza preliminare. E secondo la Procura, Caruso avrebbe anche emesso atti amministrativi contrari alla donna che avrebbe stalkerizzato. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA