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Vicenda Montante, in Antimafia nuove carte su Expo 2015

Di Giuseppe Bianca |

PALERMO – La commissione regionale Antimafia procede nell’approfondimento del caso Montante per individuare le responsabilità politiche che hanno fatto da sfondo al contesto in cui sono maturate le vicende contestate dall’autorità giudiziaria. In particolare ieri il focus si è soffermato sulle versioni di Dario Cartabellotta, dirigente generale della Pesca, e del funzionario Vincenzo Vitale. Entrambi erano tra i responsabili della missione della Regione all’Expo 2015 di Milano. Al centro delle audizioni di ieri è finito il contrasto, non di poco conto, che è balzato agli occhi, tra il lavoro di accertamento e controllo effettuato dalla Regione sul “Cluster Biomediterraneo”, gestito dall’assessorato regionale all’Agricoltura, e la delega in bianco che invece sarebbe stata consegnata all’assessorato alle Attività produttive. Un diverso trattamento che andrebbe oltre il semplice binario di un’interlocuzione privilegiata con uno solo dei due assessorati.

Il presidente della commissione Claudio Fava sta procedendo nella fase di acquisizione di carte, una lunga trafila che serve a ricostruire il filo dei rapporti tra la politica attiva, il governo regionale e le declinazioni di atti, la cui genesi ora viene riconsiderata alla luce della vicenda giudiziaria.

Dovranno parlare le carte, è la linea dettata, anche se il tenore delle audizioni non ha smontato, né avallato esplicitamente per la verità, la presenza di una struttura parallela a quella di gestione di Via dell’Emiro, sede delle Attività produttive.

Trovare l’evidenza tuttavia che le cose venissero decise altrove rimane ancora un compito arduo. L’obiettivo che Fava ha messo al centro dell’attività della commissione rimane l’allineamento di fatti e responsabilità. Era l’assessorato una terra di nessuno dove si poteva fare e disfare? Con quali responsabilità e contributi della politica? Le domande al momento rimangono in attesa di una risposta, ma i dubbi anziché diminuire, rimangono al loro posto. Immutati.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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