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Inizia la marcia contro l’isolamento

Di Redazione |

CALTANISSETTA – L’entroterra dell’Isola scende in piazza per evitare l’isolamento stradale dopo che la Cmc ha sospeso i lavori del raddoppio della strada statale 640 Caltanissetta-Agrigento.

La mobilitazione. È il sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo con il vescovo della diocesi nissena Mario Russotto a guidare il lungo corteo al quale stanno prendendo parte alcuni sindaci della provincia di Caltanissetta e Caltanissetta. Ci sono anche le organizzazioni sindacali e diversi comitati di quartieri.

Imprese che rischiano di fallire. In marcia anche i titolari e i dipendenti di un centinaio di aziende che hanno lavorato nel mega cantiere per conto della Cmc ma non hanno ricevuto i crediti dalla Cmc e che rischiano ora il fallimento.

Le tappe della marcia. Il corteo è partito dalla galleria “Sant’Elia”, nei pressi del comando provinciale dei Carabinieri, ha percorso le vie Leone XIII, Rosso di San secondo, Conte Testasecca per poi arrivare in corso Umberto.

L’incontro Anas – Cmc. «La Cmc e le società di progetto si sono impegnate a mettere in campo ogni sforzo per consentire la ripresa dei lavori entro il mese di febbraio, con il coinvolgimento delle imprese del territorio che riceveranno da Anas i pagamenti per i lavori da svolgere, previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte del Tribunale di Ravenna». È quanto emerso termine di una riunione tra Massimo Simonini, amministratore delegato di Anas (Gruppo Fs Italiane), e i rappresentanti dell’impresa Cmc di Ravenna e delle società di progetto esecutrici dei lavori di ammodernamento della Agrigento-Caltanissetta e della Palermo-Agrigento, «allo scopo di sbloccare i lavori di queste due opere infrastrutturali importanti sia per la mobilità sia per lo sviluppo dell’economia dell’isola», afferma una nota. Nell’incontro sono state esaminate le problematiche finanziarie che hanno portato al fermo dei cantieri, che si inquadrano in una generale crisi di sistema.

L’assessore regionale Marco Falcone. «Accogliamo positivamente l’esito dell’incontro fra l’ad di Anas, Massimo Simonini, e i vertici di Cmc, conclusosi con l’impegno, da parte dell’azienda ravennate, a riavviare i cantieri della Agrigento-Caltanissetta e della Palermo-Agrigento entro fine febbraio e, da parte dell’Anas, a rendere le spettanze dovute». Lo dice l’assessore regionale delle Infrastrutture, Marco Falcone, riguardo al vertice sulle fondamentali opere bloccate dalla crisi della Cmc. «Il governo Musumeci da mesi tiene alta l’attenzione sulla crisi nel settore dei grandi appalti – ricorda l’assessore – visto l’alto rischio di nuove incompiute che potrebbero determinarsi senza quelle soluzioni che passano necessariamente dal tavolo del Governo nazionale. Confidiamo nella rinnovata intesa tra le due parti ma resteremo vigili, senza fare sconti, augurandoci – aggiunge Falcone – di poter trovare cantieri finalmente rinati e maestranze all’opera quando, a fine mese, compieremo una nuova ricognizione nei cantieri della Ss 640 e della Palermo-Agrigento». Era stata appunto un’ispezione stabilita dall’assessore Falcone sulla Caltanissetta-Agrigento a svelare lo stato di inattività del cantiere Cmc e l’assenza di progressi nell’opera malgrado le rassicurazioni della società. 

Le organizzazioni sindacali. Le segreterie Feneal, Filca e Fillea di Palermo intervengono con una nota dopo le dichiarazioni di Cmc e l’impegno preso con le società di progetto per la ripresa dei lavori per gli appalti in Sicilia, tra i quali la Bolognetta-Lercara in provincia di Palermo. «Bene, è in linea con la nostra richiesta del proseguimento del cantiere e del riconoscimento che si tratta di infrastrutture strategiche per la Sicilia – dichiarano i segretari di Feneal, Filca e Fillea Ignazio Baudo, Paolo D’Anca e Piero Ceraulo – Non conosciamo ancora i dettagli di questo accordo nè in che modo saranno garantiti i livelli occupazionali. Se da una parte l’azienda ravennate ha già presentato la richiesta di cassa integrazione straordinaria per i 746 lavoratori impegnati nei cantieri siciliani ormai fermi da due settimane, per noi è fondamentale avere garanzie per i lavoratori della Bolognetta scpa e delle aziende dell’indotto». Feneal, Filca e Fillea chiedono un tavolo con la Cmc per conoscere i dettagli dell’intesa in corso con le società esecutrici, la Bolognetta scpa e il Consorzio Integra.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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