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Gela, omicidio di oltre trent’anni fa non è più un cold case: due arresti

Di Redazione |

CALTANISSETTA – Svolta nelle indagini su un omicidio avvenuto a Gela oltre trent’anni fa. I carabinieri del Ros stanno eseguendo a Torino e Como due provvedimenti cautelari. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, hanno permesso di individuare mandanti ed esecutori dell’uccisione di Giuseppe Failla, avvenuta il 9 ottobre del 1988.

Gli indagati. Ad uccidere l’imprenditore originario di Caltanissetta, ma trasferito a Gela, sarebbero stati Cataldo Terminio, già reggente della famiglia criminale di San Cataldo, che avrebbe avuto come basista il gelese Angelo Bruno Greco, 52 anni, esponente di Cosa nostra della famiglia Rinzivillo. A piede libero per questo fatto di sangue sono indagati i boss nisseni Giuseppe “Piddu” Madonia, che avrebbe dato l’ok al delitto, e l’ergastolano di Caltanissetta Angelo Palermo, che avrebbe fatto da autista al boss sancataldese.

I collaboratori di giustizia. Sono state importanti le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Leonardo Messina, Ciro Gaetano Vara e Salvatore Ferraro. Sia Vara che Ferraro erano liberi quando c’è stato l’omicidio “in trasferta”.

Clan contrapposti a San Cataldo. Gli anni ’80 sono stati caratterizzati a San Cataldo dalla guerra tra clan rivali. Da una parte la famiglia di Cosa nostra dei Terminio, dall’altro la famiglia dei Cerruto. Dieci anni di sangue e vendette. Secondo le indagini Cataldo Terminio avrebbe ucciso l’imprenditore Pippo Failla per vendicare l’omicidio del padre Nicolò Terminio compiuto nel 1982.

Vecchie leve che puntano alla scalata. Con l’arresto di Cataldo Terminio ed Angelo Palermo i Carabinieri pensano di aver placato una eventuale scalata criminale di chi, dopo anni di detenzione, era pronto a prendere le redini del clan. Secondo gli inquirenti, infatti, Terminio era disposto a tornare a San Cataldo e ricoprire il ruolo apicale all’interno di Cosa nostra dopo le recenti operazioni antimafia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA