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«Costretto a rubare per necessità»

Tentato furto in un deposito, finisce ai domiciliari

Di Vincenzo Pane |

In carcere c’è rimasto solo una notte Kristian Michele Guagliardo, 25 anni, al quale il giudice monocratico Graziella Luparello ha concesso gli arresti domiciliari al termine dell’udienza di convalida. In manette il ragazzo c’era finito venerdì sera, dopo essere stato sorpreso nel magazzino della ex sede della “Di Vincenzo Spa” in via Rochester, mentre stava rubando quattro motori esterni per i condizionatori. Questo almeno il “bottino” che i poliziotti, intervenuti nel corso di un controllo, hanno ritrovato sul furgoncino e quindi per Guagliardo erano scattate le manette ai polsi.

Furto aggravato e violazione dei sigilli le accuse per le quali adesso è sotto processo, visto che si è introdotto in una proprietà confiscata dalla magistratura. Parlando davanti alla giudice Luparello, Guagliardo ha ammesso le sue responsabilità, aggiungendo di avere agito per bisogno, a causa delle difficoltà economiche della madre e di avere pensato di usare quel furgone, che lo stesso giovane ha dichiarato di avere acquistato per vendere frutta e verdura. Insieme a Guagliardo c’era anche il fratello minorenne dell’imputato, ma i poliziotti intervenuti in via Rochester hanno escluso un suo ruolo e il giovane è stato poi riaffidato alla madre. La pm Maria Pia Galante aveva chiesto che fosse confermato il carcere, mentre l’avvocato difensore Marcella Punturo ha insistito per un provvedimento più lieve.

Una volta chiusa l’udienza di convalida, al termine dell’interrogatorio, la giudice ha aperto il giudizio direttissimo rinviando il processo a settembre, quando, probabilmente, l’avv. Punturo chiederà un rito alternativo, abbreviato o patteggiamento.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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