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Caltanissetta: «Il “Giardino” è frutto di accordo successivo»

Di Giuseppe Scibetta |

«La realizzazione del “Giardino della legalità” di Pian del Lago non rientra tra le opere di compensazione previste a Caltanissetta a seguito del raddoppio dell’ex scorrimento veloce Agrigento-Caltanissetta: è giusto fare le opportune precisazioni, poiché non vorremmo che l’Anas e la “Cmc” di Ravenna confondano le idee ai nisseni ed evitino in questo modo di realizzare le opere previste con una apposita delibera approvata dal Consiglio comunale e dalla disposizione definitiva emanata successivamente dal Cipe»: è questo il “grido di allarme” lanciato ieri da Fabio Mocciaro, presidente del Comitato di quartiere “San Luca”, il quale ha ricordato che il “Giardino della Legalità” nasce da un accordo successivo intervenuto tra il sindaco Giovanni Ruvolo e la stessa “Cmc”, dopo che si è reso necessario far passare un cavo elettrico dalla sede dell’Enel (ubicata in via Michelangelo) sino a contrada “Bigini”, dove è stato creato il cantiere-base per la realizzazione della galleria “Sant’Elia”, e quindi per rifornire di corrente elettrica la “Tbm” (la “talpa” meccanica) che sta perforando la galleria».

Proprio a “San Luca” da qualche giorno sono all’opera gli operai della ditta “Gelso” di Caltanissetta che hanno ottenuto in subappalto l’incarico di effettuare i lavori per la realizzazione del “Giardino della legalità”, da tempo voluto proprio dai componenti del Comitato di quartiere, i quali – già da qualche mese – hanno provveduto a piantumare alcuni alberelli. I lavori dovrebbero essere completati (se il tempo lo consentirà e non si verificheranno piogge abbondanti) entro la fine dell’anno.

Intanto per martedì prossimo alle ore 17 nel saloncino della biblioteca “Scarabelli” è previsto un incontro durante il quale si parlerà proprio delle opere di compensazione previste dall’Anas e deliberate dal Cipe.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA