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Nel Nisseno sono stati riscontrati due focolai: provvedimenti a Caltanissetta e S. Cataldo

Di Redazione |

CALTANISSETTA – Due focolai di Covid-19 sono stati individuati nella provincia nissena: uno a Caltanissetta e un altro a San Cataldo. Una situazione che fa tremare la popolazione.

A seguire l’evoluzione dei contagi il Prefetto Cosima Di Stani in stretto contatto con i 22 sindaci e con i vertici dell’Asp nissena. 

Questa mattina si è poi tenuta una riunione con le Forze di Polizia, la Direzione Sanitaria Asp, il Sindaco di Caltanissetta e il Commissario Straordinario di San Cataldo alla luce dei recenti casi di positività al Corona Virus registrati in entrambi i Comuni.

L’Asp ha fatto presente di avere perfezionato la ricostruzione dei contatti avuti dai pazienti ricoverati e di avere già disposto,  per le persone  già individuate,  la sorveglianza attiva domiciliare. La Direzione sanitaria ha ribadito, nel corso della riunione, che la misura della quarantena per coloro che hanno avuto contatti e il distanziamento sociale sono fondamentali per consentire il superamento di questa attuale fase. 

Il Prefetto, nel corso della riunione,  ha, pertanto,  ribadito al Sindaco di Caltanissetta e alla Commissione Straordinaria di San Cataldo di continuare nell’azione di costante richiamo delle rispettive Comunità per determinarne i comportamenti più consoni all’attuale emergenza.

Sia il Sindaco di Caltanissetta che il Commissario Straordinario di San Cataldo hanno fatto presente di avere adottato provvedimenti incisivi quali la  chiusura dei parchi comunali delle ville e dei giardini, dei cimiteri, degli uffici comunali. Sono, inoltre, state disposte misure di igienizzazione di strade, mercati ed uffici. A San Cataldo è stata  sospesa anche  la circolazione del servizio di trasporto urbano cittadino d’intesa con il gestore del servizio.

La Prefettura ha disposto una ulteriore intensificazione dei controlli effettuati da parte delle Forze di Polizia statali e locali.

I CONTROLLI. Nella sola giornata di ieri sono state controllate 770 persone di cui 61 sono state denunciate per non aver rispettato le prescrizioni. Sono stati, inoltre, controllati, in tutta la provincia, 138 esercizi commerciali e 21 titolari sono stati sanzionati amministrativamente. 

Complessivamente dal 13 marzo ad oggi sono state controllate 4.127 persone e 287 sono quelle denunciate; inoltre sono stati sottoposti a controllo anche 1105 esercizi commerciali e applicate 30 sanzioni amministrative. In proposito, il Prefetto, nel ringraziare sentitamente tutte le donne e gli uomini delle Forze dell’Ordine per l’impegno che stanno quotidianamente profondendo,  ricorda anche che potrà essere erogata, con suo provvedimento, anche la sanzione della chiusura dell’esercizio commerciale contravvenzionato o dell’attività da 5 a 30 giorni.

Il Prefetto ricorda a tutti i cittadini  che gli spostamenti consentiti sono solo quelli limitati ai casi specifici previsti dalla normativa (motivi di lavoro, di salute, casi di necessità o per rientro presso il proprio luogo di residenza o di lavoro) e che è assolutamente vietato allontanarsi dalla propria abitazione da parte di coloro che sono stati posti in quarantena. 

La raccomandazione. “Restare a casa – ha detto il Prefetto –  deve essere per tutti un imperativo categorico: la responsabilità, individuale e collettiva, è  la parola chiave per il superamento di questo delicato momento e ciascuno di noi deve osservare rigorosamente le prescrizioni e le misure imposte. Tanto più saremo scrupolosi, tanto prima potremo uscire da questa complessa situazione”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA