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Un dipendente “infedele” ai domiciliari: avrebbe chiesto 15 mila euro ad impresa

Di Redazione |

CALTANISSETTA – Il prezzo della concussione era stato fissato a 15 mila euro, tanto avrebbe dovuto sborsare un imprenditore nisseno ad un dipendente del Genio Civile di Caltanissetta per garantire il regolare andamento dei lavori. Ad essere stat stato arrestato dai carabinieri di Caltanissetta con l’accusa di tentata concussione, è stato l’architetto Vincenzo Caruso, 65 anni, funzionario del Genio Civile di Agrigento ed ex direttore del museo «Luigi Pirandello» di Agrigento ed ex soprintendente ai Beni culturali di Caltanissetta. Secondo la ricostruzione degli investigatori, in qualità di direttore dei lavori, avrebbe preteso una tangente da un imprenditore nisseno per non ostacolare il regolare andamento dei lavori.  L’operazione costituisce l’epilogo di un percorso investigativo più articolato iniziato con la denuncia presentata dalla stessa vittima della tentata concussione che,  dopo essersi aggiudicato una gara d’appalto per la realizzazione di lavori pubblici in un Comune del nisseno, veniva avvicinato dall’indagato, all’epoca dei fatti in servizio presso il Genio Civile di Caltanissetta, con chiare ed insistenti richieste di dazioni di denaro per la prosecuzione dei lavori in argomento. Nello specifico, le indagini hanno permesso di ricostruire il disegno criminale dell’arrestato il quale, approfittando della qualità rivestita, ovvero quella di Direttore dei lavori, anche attraverso l’uso di minacce pretendeva dall’imprenditore la consegna di una tangente per un totale di 15 mila euro, i quali dovevano essergli versati per garantire all’appaltatore il regolare andamento dei lavori.

Caruso è stato posto agli arresti domiciliari; l’ordinanza è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Caltanissetta.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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