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L’Asp stanzia 750mila euro per ampliare l’Emergenza al Sant’Elia

Di Giuseppe Scibetta |

Caltanissetta  – L’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta avrà un Pronto Soccorso all’avanguardia: è questa l’intenzione del manager dell’Asp nissena dott. Carmelo Iacono, il quale vuole porre fine – possibilmente entro i prossimi sei mesi – ai pesantissimi disagi che i pazienti da anni sono costretti a sostenere poiché l’attuale sede risulta inadeguata per un nosocomio considerato di eccellenza, tanto da essere stato inserito nei giorni scorsi nel ristretto numero di strutture sanitarie isolane che hanno ottenuto la “etichetta” di “hub” di secondo livello, al pari di quelli di Palermo, Catania e Messina.

Il dato più significativo rimane comunque quello che ogni giorno al Pronto Soccorso arrivano non meno di 100-120 pazienti provenienti non solo dal capoluogo, da San Cataldo e dai paesi vicini del Nisseno, ma anche dal centro Sicilia, ed in particolare dai Comuni dell’Ennese, del Palermitano e dell’Agrigentino che chiedono di essere assistiti. E spesso si verifica che nell’astanteria sono costretti a coabitare decine di pazienti e loro assistenti anche per più giorni.

C’è dunque l’esigenza di trovare per il Pronto Soccorso del “Sant’Elia” una sistemazione più adeguata, e ciò è anche possibile poiché è disponibile la somma di 750 mila euro utilizzabili proprio per realizzare i lavori di ristrutturazione. A questo fine il manager dell’Asp nissena Iacono (assieme agli altri due componenti della direzione strategica Marcella Santino e Alessandro Mazzara) aveva pensato di avviare la ristrutturazione del Pronto Soccorso “allargando” i locali utilizzati attualmente: una soluzione che avrebbe comportato l’avvio di un vero e proprio cantiere edile e quindi la necessità di trovare una sede alternativa per l’accoglienza e le visite dei pazienti. Ed è per questo che si era pensato di chiedere in prestito alla Croce Rossa una struttura mobile (una sorta di grande tendone da campo militare) da collocare nello slargo esistente proprio davanti l’ingresso dell’attuale Pronto soccorso.

Adesso è invece maturata una idea diversa, di gran lunga migliorativa, ed è quella di sfruttare anche i nuovi locali a piano terra della “piastra” completata tempo fa, che sono attigui all’attuale Pronto soccorso (a fianco dei locali dove c’è l’Obi) e che richiedono dei lavori che possono essere effettuati in poco tempo (in sei mesi circa) e comunque senza dover ricorrere alla soluzione comunque scomoda dell’“ospedale da campo”.

Ma quel che è più importante è che utilizzando questi nuovi locali il “Sant’Elia” verrebbe dotato di una sede per il Pronto Soccorso all’avanguardia, dotata di servizi igienici moderni e di una assistenza medica adeguata.

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