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«Ora si tenga conto delle quote di immigrati»

Di Giuseppe Scibetta |

Caltanissetta – «Il primo risultato l’abbiamo ottenuto, ed è quello che l’ex oratorio dei salesiani di via Borremans non verrà più utilizzato per ospitare uno dei Cas (Centro di accoglienza straordinario) poiché i locali sono stati ritenuti inidonei: ma la nostra azione non si ferma qui, poiché gli immigrati che girano senza fissa dimora e non sono residenti stabilmente a Caltanissetta sono molti, forse troppi»: l’ex vicesindaco Gianfranco Fuschi e l’ex assessore provinciale Fabiano Lomonaco di “Fratelli d’Italia”, pur dichiarandosi favorevoli ad ospitare gli extracomunitari, chiedono anche in città il rispetto della quota delle presenze di extracomunitari concordata tra il ministero dell’Interno e l’Anci nazionale.

Quota che prevede una quota pari al 2,6 per mille, vale a dire 26 immigrati ogni diecimila residenti. In Sicilia – dopo quella registrata a Mineo – a Caltanissetta c’è la più numerosa presenza di extracomunitari, che va ben oltre la percentuale indicata dallo stesso ministero.

Dai dati rilevati qualche giorno fa infatti nel capoluogo nisseno risultano 514 stranieri ospitati al Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Pian del Lago, dove ci sono anche altri 96 extracomunitari che hanno trovato posto al “Cie” (Centro di identificazione ed espulsione). Ma non è finita qui poiché a Caltanissetta ci sono altri 327 immigrati ospitati nei tre “Cas” nisseni, ai quali andrebbero aggiunti anche quelli che si trovano negli “Sprar” (Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati) e nelle Comunità per minori non accompagnati. Infine – ed è la presenza che più frequentemente viene notata dai nisseni – c’è un numero imprecisato di “esterni” (si calcola altre 400-500 unità), cioè di persone che ritornano frequentemente a Caltanissetta per ottenere il visto di richiedenti asilo o che sono in attesa di entrare al Cara, le quali, non avendo dove andare a dormire, si sistemano come possono, spesso a Pian del lago nelle zone di fronte al Centro di accoglienza o adiacenti dove c’è pure il campetto di calcio, creando in talune occasione delle piccole tendopoli.

Una presenza costante di extracomunitari che a Caltanissetta si può quantificare in circa 1.500 persone, che è di gran lunga superiore a quella concordata tra l’Anci ed il ministero e che dovrebbe essere di circa 160-170 persone. Anche il prefetto Maria Teresa Cucinotta è intervenuto per affrontare la questione, convocando tempo fa i sindaci della provincia.

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