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«Siamo sole e abbandonate ma non molliamo»

Di Redazione |

Mussomeli (Caltanissetta) – Anche il Comitato mamme torna a scendere in campo a difesa dell’ospedale, le stesse mamme che lo scorso anno, provocatoriamente, mandarono a dire alla ministra Lorenzin, “Se mantiene il Punto nascita, ci impegniamo a fare tutte un altro figlio”.

Le stesse giovani mamme che col nuovo Piano sanitario non solo devono dire addio definitivamente al Punto nascita, ma finanche ad Ostetricia e Ginecologia, ed addirittura alla Pediatria, reparti entrambi scomparsi dalla geografia sanitaria dell’intero Vallone. «Abbiamo scritto al prefetto, chiedendo un incontro ma non ci è stato concesso. Abbiamo scritto ai carabinieri una lettera/denuncia e nessuna autorità competente s’è fatta sentire. Ci sentiamo sole e abbandonate a noi stesse, ma non intendiamo tirarci indietro in questa lotta a difesa dell’ospedale», dicevano ieri le mamme pronte di nuovo a scendere in campo.

Una lotta che tra alti e bassi non è mai venuta meno dall’autunno del 1995, quando l’allora presidente del Consiglio Tano Schifano convocò una partecipata assemblea cittadina “In difesa del diritto all’assistenza sanitaria nel Vallone”. Già allora infatti si parlava di smantellare l’ospedale. Alla conferenza stampa di ieri hanno preso parte il sindaco Giuseppe Catania, il presidente del Consiglio Gero Valenza, i consigliere della Commissione Sanità: Roberta Modica, Enzo Guadagnino, Carmelo Schembri, i sindacalisti Lillo Polito, Giuseppe Butticè, Giuseppe Mantio, Carmela Augello, Rita Insalaco. Quindi Francesco Amico per il comitato “Giù le mani dall’ospedale” ed appunto tante mamme dell’apposito comitato.

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