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Inquilini e proprietari degli alloggi da sgomberare chiedono il denaro

Di Giuseppe Scibetta |

Caltanissetta – E’ scaduto ieri il termine ultimo entro il quale le 73 famiglie che vivono da oltre trenta anni nelle 64 abitazioni di via Puccini avrebbero dovuto lasciare le loro case, e questo perché esistono delle perizie tecniche redatte da esperti dell’Università di Catania i quali hanno accertato che i cinque edifici interessati sono a rischio di crollo: un fatto che – al fine di salvaguardare l’incolumità delle 180 persone che vi abitano – ha indotto il sindaco Giovanni Ruvolo a firmare l’ordinanza di sgombero.

Provvedimento a cui però nessuno sino a ieri ha voluto dare seguito. Ha preferito rimanere nella sua abitazione anche la signora Giovanna Falzone, di 66 anni, che vive assieme al figlio Michele Mastrosimone di 26 anni, al terzo piano della palazzina ubicata al civico 3, e che – secondo la relazione redatta dal prof. Fabio Neri – è quella che può far registrare da un momento all’altro dei cedimenti strutturali: ad entrambi i funzionari dell’Iacp ieri avevano offerto la possibilità di avere assegnato un altro alloggio in via De Amicis, ma hanno preferito rifiutare perché l’alloggio che è stato proposto risulta troppo piccolo per le loro esigenze. L’appartamento (di due stanze, più cucina-soggiorno) è stato così assegnato ad un nucleo familiare non residente negli alloggi di via Puccini, quello della signora Grazia Pia Mastrosimone, che era collocata utilmente nella graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare e che ultimamente abitava in un B&b.

Intanto alcuni proprietari che devono lasciare gli alloggi di via Puccini, assistiti dai loro avvocati, stanno predisponendo una richiesta da inviare all’Iacp con la quale si chiede di avere assegnato un contributo in denaro che potrebbe consentire loro di andare ad acquistare un alloggio liberamente e senza l’intermediazione dell’Iacp. Una richiesta che però dovrà essere sottoposta al vaglio dei dirigenti dell’assessorato regionale alle Infrastrutture che dovrà erogare la somma necessaria.

Al momento c’è comunque l’impegno da parte del Governo regionale di destinare 3 milioni e 600 mila euro prelevati dal fondo ex Gescal e di utilizzarli appunto per l’acquisto di alloggi da reperire in tempi brevi tra quelli già costruiti ed ancora idonei (e dunque abitabili) in città.

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