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Catania, maxi espianto di organi su un bimbo di due anni morto

Di Mary Sottile |

CATANIA – Dolore e sgomento a Paternò, per la morte di G.D.F., il bambino di poco più di 2 anni, morto all’ospedale Garibaldi Nesima di Catania, dov’era ricoverato in coma farmacologico da 10 giorni, dopo un terribile incidente stradale, avvenuto il 28 ottobre scorso, in via Amenano, a Misterbianco, all’altezza del sottopassaggio della tangenziale.

I genitori del piccolo hanno autorizzato l’espianto degli organi, effettuato questa mattina. E sull’incidente c’è un’indagine in corso da parte della Magistratura di Catania, con i rilievi effettuati dai vigili urbani del comando di Misterbianco. La dinamica non è ancora chiara. Unico fatto certo lo scontro frontale tra la Mercedes classe A, con a bordo il bambino, la mamma, la nonna e la zia del piccolo; ed una Peugeot, con alla guida un 18enne di Belpasso.

Eccezionali l’espianto degli organi eseguito all’ospedale Garibaldi Nesima. Si è trattato del primo prelievo di organi pediatrico in città.

Dichiarata la morte encefalica ieri mattina del piccolo G.D.F., si è proceduto subito alle modalità di accertamento, condotte dalla dott.ssa Graziella Manciagli con l’assistenza dell’equipe di rianimazione diretta dal dott. Giuseppe Ferlazzo e quella di un neurologo, il dott. Davide Maimone.

Concluso l’accertamento, nel tardo pomeriggio la famiglia del piccolo ha dato il proprio consenso all’espianto degli organi, seguito immediatamente dal via libera del Procuratore della Repubblica Fabio Saponara. Subito dopo l’espianto, eseguito dall’equipe specializzata dell’Ismett di Palermo, gli organi sono stati indirizzati verso diverse città con un volo privato: il fegato a Bergamo, il rene destro a Padova e il rene sinistro a Roma.

L’intero processo di osservazione, accertamento della morte e procedura di espianto è stato attentamente seguito dal Coordinatore aziendale donazioni e trapianti dott.ssa Ilenia Bonanno, dal referente del Garibaldi di Nesima dott. Bruno Longo e dall’infermiera di coordinamento Mariella Bonaccorsi. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA