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Piombino ad aria compressa contro bus Amt a Librino: autista incolume e scioccato

Di Redazione |

Catania – Dalle pietre ai piombini. Quelli che si sparano con le pistole ad aria compressa. Gli idioti di Librino – ovviamente ci riferiamo a quella minoranza che si rende responsabile di tali gesti – tornano a colpire, mettendo nel mirino i mezzi dell’Amt che servono il quartiere. Lo hanno fatto anche giovedì sera, mandando parzialmente in frantumi il finestrino di un bus della linea 802 rossa che stava percorrendo il viale Grimaldi.

Il piombino ha raggiunto il finestrino che segue quello dell’autista, quindi sempre lato guida, ma per fortuna non lo ha trapassato. Per le due persone presenti sul mezzo – ovvero l’autista e un passeggero di 19 anni – soltanto paura e i fastidi conseguenti al fatto, che comunque ha portato l’autista ad arrestare la marcia ed a lanciare l’allarme.In un primo momento, l’uomo aveva pensato a un colpo di pietra. I contorni dell’accaduto sono stati chiariti dalla polizia stradale e dalla scientifica, arrivata poco dopo. Il tutto prima della denuncia poi presentata in questura.«Un altro attacco vile, inaccettabile, fuori da qualsiasi logica – ha commentato il sindaco Bianco – che ha messo a rischio l’incolumità di persone che compivano il loro dovere. Un atto di una gravità inaudita. Gli autisti dell’Amt, come i Vigili urbani, come altri operatori della pubblica amministrazione, sono spesso la frontiera avanzata delle istituzioni, impegnati sia per offrire servizi alla cittadinanza sia per fare rispettare le norme».

Il primo cittadino, dopo avere sentito telefonicamente l’autista coinvolto e avergli espresso solidarietà e vicinanza, ha chiamato la prefetto Silvana Riccio, chiedendo di discutere delle aggressioni ad autisti e personale Amt durante una prossima riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. «Questi inaccettabili episodi – ha detto ancora il sindaco Bianco – devono fare riflettere su come sia necessario l’impegno, la collaborazione e la solidarietà di tutte le forze sane delle città. Non possiamo accettare una tale degenerazione, bisogna attivarsi affinché non accadano più altri casi analoghi. Siamo vicini ai lavoratori dell’Amt, alle loro famiglie, non solo a parole, ma con l’impegno concreto di un’azione forte e intransigente sia per prevenire gli episodi criminali sia per assicurare alla magistratura, per la giusta ed esemplare punizione, gli idioti delinquenti che compiono queste vergognose aggressioni. Se qualcuno pensa di continuare a percorrere la strada della violenza gratuita, dell’intimidazione e della sopraffazione, si sbaglia veramente di grosso: la nostra risposta sarà sempre dura, ferma, consapevole che da essa passa la grande sfida della legalità che è necessario vincere per garantire il buon futuro della nostra città».

«L’atto di violenza gratuita di cui è stato fatto oggetto un nostro mezzo – ha dichiarato il presidente dell’Amt, Puccio La Rosa – è un fatto gravissimo e inaccettabile. Esprimo solidarietà e vicinanza all’autista oggetto di un gesto vigliacco e spregiudicato che solo per fortuna non si è trasformato in tragedia. Ringrazio il sindaco Bianco per avere immediatamente raccolto il nostro allarme e la nostra preoccupazione chiedendo la convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Amt, grazie all’impegno di tutto il suo personale e alla sinergia con l’amministrazione comunale negli ultimi mesi sta lavorando per restituire alla città un servizio di trasporto pubblico sempre più efficace ed efficiente. Anche per questo auspico una reazione di condanna della città unitaria, forte e solidale. Ho già dato mandato di intraprendere, con l’aiuto dei nostri legali, ogni necessaria azione di denuncia e tutela».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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