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Catania, occupato il Duomo: «Dateci una casa e un lavoro oppure restiamo»

Di Fabio Russello |

Continua la «chiusura» che per l’amministrazione di Catania è «inspiegabile e ingiustificabile» delle circa 30 persone “senza tetto” che hanno iniziato a vivere dalla fine dello scorso novembre nella Cattedrale di Catania, che nei prossimi giorni sarà al centro dei festeggiamenti per la Patrona della città, Sant’Agata.

Secondo quanto riferito dall’assessore al Welfare, Fortunato Parisi, all’incontro di oggi su una possibile soluzione una portavoce del gruppo avrebbe posto come condizioni: casa di proprietà e un posto di lavoro a tempo indeterminato, altrimenti la protesta continuerà. E subito dopo i manifestanti sono tornati in Cattedrale. «Le posizioni degli occupanti della Cattedrale – ha spiegato Parisi – sono molto diverse tra loro. Ci sono casi anche molto gravi di bisognosi che i nostri Uffici stanno seguendo con particolare attenzione e ribadiamo che il Comune è disponibile a trovare per loro una soluzione di emergenza. Il sindaco ha disposto che si proceda, come previsto dalla legge, con procedura d’urgenza dando la possibilità, per esempio, di essere ospitati in B&B».

«Poi – ha aggiunto l’assessore – ci sono persone che, non certo in stato di povertà, nei giorni scorsi sono andati a manifestare a Roma e quando sono a Catania si confondono con i senza tetto della Cattedrale. Infine, nessuno degli occupanti ha presentato domanda per il Rei o per i Tirocini formativi. Soltanto due si sono recati negli Uffici per chiedere informazioni sui tirocini, ma avrebbero desistito considerando la somma di 400 euro mensili troppo bassa».

«Speravamo – ha concluso Parisi – che avesse prevalso il buon senso, ma evidentemente l’ala più dura dei manifestanti ha imposto la propria linea a tutti. Noi, ovviamente, consideriamo inaccettabile la volontà di obbligare le Istituzioni a trasgredire le regole. La portavoce del gruppo ha invocato anche oggi una procedura che sarebbe stata seguita nel 2005 con criteri discrezionali sui quali è stato deciso di aprire un’indagine interna».

E nel pomeriggio il questore di Catania ha emesso due provvedimenti di avviso orale nei confronti di due coniugi, che – secondo quanto riferisce la Polizia – in relazione al perdurante stato di occupazione di una parte della Cattedrale, hanno più volte ostacolato le occasioni di dialogo offerte dalle autorità, fomentando, anzi, il malumore dei manifestanti e con ciò impedendo che talune soluzioni, individuate per alcuni di essi, potessero aver seguito. Tra queste, anche la proposta avanzata dall’Ufficio Minori della Questura a una donna, affinché trovasse sistemazione, insieme ai suoi figli piccoli, in un alloggio individuato dal Comune. Peraltro, i due non avrebbero avuto motivo di trovarsi tra chi manifesta per ottenere un’abitazione: tutti e due, infatti, sono risultati già in possesso di un alloggio e l’uomo risulta anche regolarmente occupato e percettore di reddito.

Ma hanno una lunga serie di gravi precedenti tra i quali, per entrambi, il favoreggiamento personale nei confronti di persone accusate di omicidio volontario. L’uomo ha invece precedenti per tentato furto aggravato, stupefacenti e violazione degli obblighi derivanti dalla sottoposizione alla Sorveglianza Speciale, mentre a carico della donna sono risultati precedenti per furto e simulazione di reato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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