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In via Garibaldi il racconto dei testimoni: «E’ stato scioccante»

Di Redazione |

Silenzio assordante. La gente passa e si fa il segno della croce, anche chi è in auto. Dei tavelloni di legno sono messi a mò di porta sugli ingressi di via Garibaldi e via Sacchero a Catania, nel piano terra dello stabile dove ieri sera c’è stata una violenta esplosione che ha provocato la morte dell’uomo, un 75enne, che viveva nella casa, e di due vigili del fuoco, e il ferimento grave di altri due pompieri.

Sulle tavole un foglio che ufficializza il sequestro di quella parte dell’immobile disposto dalla Procura di Catania che ha delegato le indagini alla squadra mobile della Questura. Durante la notte i vicini di casa sono potuti tornare nelle loro abitazioni, a conclusione dei lavori e dei sopralluoghi dei vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza e bonificato la zona.

«Stavano tentando di rianimare un vigile del fuoco. E’ stato scioccante vedere questa scena. L’ambulanza dei rianimatori è stata ferma per più di mezz’ora, mentre più operatori si sono alternati a praticare il massaggio cardiaco. Poi l’hanno portato in ospedale. Non so come sia andata a finire». E’ il racconto di Girolamo Gaudesi, 38 anni, palermitano, che sta trascorrendo un periodo di vacanza in una casa a 50 metri di distanza dal luogo dell’esplosione della casa a Catania.

«Ho visto tutto dal balcone. Sono sceso di corsa, sono stato uno dei primi ad assistere – aggiunge – ho visto tanto fumo nero. Ho visto i primi soccorsi degli operatori del 118 a due vigili del fuoco che erano stati trascinati in sicurezza. Ho visto che praticavano loro il massaggio cardiaco, ma forse erano già morti. Le altre vittime le hanno caricate su un furgoncino per le onoranze funebre».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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