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Via cemento da spiagge, ora a Catania è corsa col tempo

Di Cesare La Marca |

Catania – Dopo l’uragano giudiziario dell’inchiesta sui rifiuti, che ha scosso un settore dell’apparato di Palazzo degli Elefanti – quello della direzione Ecologia – da cui dipende anche l’organizzazione dell’estate di spiagge libere e solarium, il Comune sta cercando di recuperare, nel tentativo di non arrivare in ritardo all’appuntamento con la stagione balneare, come peraltro succede ormai da anni. Scommessa doppiamente impegnativa, mentre a grandi passi si avvicina l’estate 2018, perché quest’anno è anche in cantiere la decementificazione delle spiagge libere, avviata e dopo un paio di giorni bloccata proprio per il coinvolgimento dell’ex dirigente dell’Ecologia, che era il Rup dei lavori, nell’inchiesta sui rifiuti. I tempi sono già molto stretti, e non è certo se si farà in tempo ad arrivare alla prevista data del Primo Maggio per un “Lungomare liberato” al viale Kennedy con le tre spiagge anch’esse “liberate” dal cemento e dotate dei vari servizi e del verde, per dare il benvenuto all’estate della Plaia. Ma c’è anche la questione dell’allestimento dei solarium del lungomare, che ha richiesto anch’essa un cambio in corsa del Rup, che era lo stesso ex dirigente dell’Ecologia Leonardo Musumeci, mentre per la gestione di spiagge e solarium non dovrebbero esserci problemi, visto che a occuparsene sarà la “Fraggetta Giuseppe”, che in piena estate 2017 vinse il ricorso contro il Comune dopo un lungo contenzioso.

«Stiamo lavorando sui vari fronti per accelerare i tempi – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Michele Giorgianni – e se possibile rispettare le scadenze previste. La decementificazione delle spiagge dovrebbe riprendere in tempi brevissimi, dopo che è stato nominato il nuovo Rup. E’ prevista anche una conferenza dei servizi con la Capitaneria di Porto e l’Autorità portuale per quanto riguarda la prima spiaggia libera, dove comunque non ci sono strutture da demolire, e dove secondo il nostro progetto allestiremo delle strutture amovibili in legno».

Certo l’intoppo non è stato da poco, ed è difficile fare previsioni sui tempi, anche perché le tre spiagge oltre a essere dotate dei servizi dovranno essere anche “tematizzate” (la prima in versione sport per tutti, la seconda “ambiente” e la terza a misura di famiglie), in base a quanto previsto dal progetto da 300mila euro del Comune attraverso lo strumento della democrazia partecipata. Tutto più difficile, dopo lo stop ai lavori, ma al di là dei tempi c’è anche attesa per la “nuova formula” delle spiagge libere che dovrebbe segnare l’estate 2018 della Plaia.

Per quanto riguarda l’allestimento dei due solarium, dove le mansioni di Rup sono state affidate all’ingegnere Marra, dei Lavori pubblici, si conta di poter fare in tempo per ospitare dal primo giugno i bagnanti sulle piattaforme di piazza Europa e Ognina. «L’iter è a buon punto – dice Giorgianni – i lavori per il montaggio sono stati aggiudicati con riserva di legge». Se non ci saranno intoppi potrebbe essere la volta buona, e non la solita estate catanese del Comune in versione “quiz”, con soluzione anche a luglio inoltrato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA