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Rifiuti, la scarsa differenziata di Catania mette in crisi i Comuni della provincia

Di Letizia Ravidà |

Come spiega chiaramente l’ordinanza, si è venuta a creare una situazione di «grave criticità» a causa del notevole aumento del conferimento di rifiuti indifferenziati presso le discariche, causato dalla cattiva o assente gestione della raccolta differenziata, in molti comuni siciliani. Tale stato di «criticità» come affermato nell’ordinanza, ha delle pesanti ricadute sull’igiene e la salute pubblica e, per tale motivo, la Srr spiega che si intendono adottare misure straordinarie per contenere, appunto, lo stato di emergenza e, al contempo, innalzare le percentuali di raccolta differenziata. Così si è chiesto ai Comuni di presentare alle Srr di appartenenza, entro il 31 marzo, un cronoprogramma dettagliato con le azioni che intendono intraprendere per incrementare la percentuale di raccolta. Inoltre, l’ordinanza dispone che tutti i comuni, entro il 31 maggio del 2018, dovranno raggiungere una percentuale di raccolta differenziata pari al 35%.

Durante la riunione, alla presenza di Carmelo Caruso responsabile tecnico della Srr “Catania Area Metropolitana” è emerso che gran parte dei comuni etnei hanno una percentuale di raccolta differenziata di gran lunga superiore al limite del 35% imposto dall’ordinanza. Ma è anche emerso, secondo i dati dei primi mesi del 2018, che i comuni etnei al di sotto di tale soglia sono attualmente 10 (Biancavilla, Catania, Gravina di Catania, Motta Sant’Anastasia, Paternò, Pedara, San Giovanni La punta, San Gregorio, Tremestieri etneo e Viagrande), con Catania che desta molta preoccupazione perché si è fermata a 9,55%. Su questi comuni si sta provvedendo ad intervenire, sollecitando incontri tra Srr e sindaci al fine di incrementare entro la data del 31 maggio, la percentuale di raccolta differenziata.

Diverse le proposte avanzate al fine di incentivare la raccolta differenziata in questi comuni e, in particolare, si è sollecitato un controllo più pressante sul territorio e sanzioni più elevate per i trasgressori. «A partire da gennaio – afferma Nino Bellia, sindaco di San Giovanni La Punta – grazie alla collaborazione dei vigili urbani, abbiamo intensificato i controlli e siamo riusciti ad incrementare la percentuale di raccolta differenzia, portandola al 31% nel mese di marzo. Proseguiremo su questa strada – continua Bellia – sicuri che, con la collaborazione dei cittadini, riusciremo a raggiungere i target previsti». Anche il primo cittadino di Tremestieri Etneo, Santi Rando, precisa che «grazie a controlli più severi, nel mese di marzo abbiamo raggiunto la percentuale del 26,7% e grazie a degli incentivi, tra cui l’assegno civico, contiamo di raggiungere l’ obiettivo del 35% entro la data prevista».

Per quanto riguarda la città di Catania dove, al momento, la percentuale è molto bassa la Srr ha proposto l’intervento di una “task force” della medesima società che si faccia carico di individuare alcune misure la cui corretta applicazione potrebbe portare ad incrementare in maniera sensibile la percentuale di raccolta e consentire, quindi, anche al comune di Catania di evitare il contingentamento del conferimento dei rifiuti in discarica.

«Nella situazione attuale – afferma l’assessore all’Ambiente del capoluogo etneo, Rosario D’ Agata – stiamo cercando di attivarci per un controllo più serrato sul territorio che ci permetta di far rispettare in maniera più capillare la raccolta differenziata. Stiamo attivando 19 telecamere sul territorio e richiesto l’intervento, oltre che dei vigili urbani, anche delle guardie ambientali che vigilino sul conferimento dei rifiuti».

Visita l’imminenza della scadenza, durante la riunione è stata avanzata, anche, la proposta di poter considerare la percentuale di raccolta dell’intero ambito territoriale delle Srr anziché quella del singolo comune, cosi che le percentuali dei comuni “virtuosi” possano sopperire a quelle dei comuni meno virtuosi e poter garantire a tutti il raggiungimento della soglia del 35% entro la data del 31 maggio.

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in 10 comuni catanesi per la differenziata. Più controlli e sanzioni per chi non la rispetta.

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