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Allarme morbillo, vaccinazioni obbligatorie applicando la legge Lorenzin

Di Redazione |

Catania – Uno screening dettagliato per categorie di coloro i quali sono stati sottoposti a vaccinazione. Questo il principale risultato della riunione convocata dal sindaco Enzo Bianco e alla quale ha preso parte, ieri, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Al tavolo anche il rettore dell’Università Francesco Basile, il presidente dell’Ordine dei Medici Massimo Buscema, i direttori generali dell’Asp Giuseppe Giammanco, del Policlinico-Ove Paolo Cantaro, dell’Arnas Garibaldi Giorgio Santonocito e del Cannizzaro Angelo Pellicanò, il prof. Domenico Grimaldi, in rappresentanza della Commissione Sanità del Comune, il prof. Bruno Cacopardo infettivologo ordinario dell’Universitá, il direttore della Scuola di Medicina di Catania, prof. Giuseppe Sessa, i quattro direttori sanitari delle Aziende e il consulente del sindaco per le politiche sanitarie Francesco Santocono.

«Abbiamo lavorato – ha detto Bianco – in un clima di grande collaborazione istituzionale, con spirito di squadra e un atteggiamento che non è né allarmistico né di sottovalutazione. L’assessore regionale Razza nei giorni scorsi aveva promosso tutte le riunioni necessarie su un tema che non deve generare allarmismo, ma che certamente non deve essere sottovalutato. Adesso abbiamo messo insieme tutti coloro che operano nel territorio cittadino: l’Università, l’Ordine dei Medici, i direttori generali e sanitari. Lo scopo della riunione era quello di coordinare ogni intervento per migliorare la nostra capacità di controllo della situazione e aiutare ulteriormente la pratica della vaccinazione».

Nel corso della riunione è stata sottolineata l’importanza della comunicazione sulle vaccinazioni, che ha nella figura del medico di famiglia il suo perno. Ed è stata ribadita la necessità di far scattare la legge Lorenzin sull’obbligatorietà delle vaccinazioni qualora i non vaccinati non rispondessero all’invito. «La obbligatorietà della vaccinazione – ha affermato Razza – ha consentito di poter andare avanti sulla percentuale di soggetti vaccinati, però chi oggi è soggetto a rischio si trova in una fascia d’età tra i venti e i quarant’anni. Per questo, nelle disposizioni che abbiamo emanato, abbiamo dato la possibilità a tutte le Asp di vaccinare in esenzione ticket e abbiamo dato una disposizione che riguarda lo screening di tutto il personale degli ospedali. Sono delle misure semplici, ma che consentono di riportare la Sicilia sugli standard internazionali».

«Questo è particolarmente importante – ha aggiunto l’assessore regionale rispondendo ai giornalisti al termine della riunione – perché proprio in questi giorni in Portogallo c’è stata un’epidemia di morbillo che per l’ottanta per cento ha coinvolto proprio il personale delle strutture sanitarie».

L’assessore ha poi specificato che la maggior parte dei casi di morbillo può essere trattata a casa «per cui il personale dei Pronto soccorso quando riceverà il caso di morbillo cosiddetto lieve, invierà una prescrizione standard al medico di famiglia al quale potrà essere destinato il compito delle prime cure».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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