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Catania, nell’estate senza solarium scatta l’assalto allo scoglio libero…

Di Cesare La Marca |

CATANIA – Non è così semplice, in una domenica di luglio, decidere di andare al mare per un paio d’ore di tintarella e bagno rinfrescante in acque più o meno limpide, nonostante la fortuna di vivere in una città, Catania, dove dovrebbe essere la cosa più facile del mondo. In realtà non è per nulla così, come i catanesi che preferiscono gli scogli sanno bene, per la stessa conformazione della scogliera sotto il lungomare, a meno di non essere fisicamente preparati per arrampicate spesso anche pericolose; ma la facile e sicura accessibilità al mare dovrebbe essere garantita a cominciare proprio da bambini, anziani, fasce deboli, famiglie che per scelta o per mancanza di tempo o denaro non frequentano i lidi balneari.

In questa estate 2018, insomma, e ancor più sulle sue domeniche, pesa e peserà inevitabilmente moltissimo il mancato allestimento dei due solarium di piazza Europa e Ognina, ma d’altra parte per la nuova Amministrazione sarebbe stato pure insostenibile, dopo la defezione dell’impresa che non ha neanche avviato i lavori, avventurarsi in una seconda gara d’appalto in extremis, con tutte le incognite sui tempi e i costi (pubblici) del caso, e col rischio concreto di poter rendere fruibili le piattaforme solo ad agosto inoltrato, ovvero a poche settimane dallo smontaggio, dopo quasi un’intera stagione passata senza le strutture essenziali per chi trascorre l’estate “al risparmio” in città.

Inevitabile, ieri, il pienone dei pochissimi spazi accessibili e fruibili, a cominciare dalla spiaggetta di San Giovanni Li Cuti, dove parte dell’area è peraltro delimitata dalla recinzione di cantiere e dai tubi su cui è in fase di allestimento la passerella per diversamente abili (che certo dovranno avere priorità), mai come questa estate attesa un po’ da tutti come un “mini lido” pubblico che possa sopperire in minima parte all’assenza dei solarium. Il Comune ha adottato una soluzione interna, affidando i lavori (anch’essi erano compresi nell’appalto “flop”) alla Multiservizi, ora si spera che i tempi siano rapidi, perché sugli scogli della spiaggetta super affollata già diversi bagnanti sono scivolati, nel tentativo di conquistare un “posto al sole”, lottando per i pochi centimetri disponibili.

Pienone di bagnanti in ogni ordine di scoglio anche nell’altro sito balneare “a costo zero” per chi non prevede l’alternativa della Plaia, proprio al confine con Aci Castello, dove lo “Scoglio del gabbiano” è stato letteralmente preso d’assalto. Un’impresa trovare uno spazio sufficiente per l’asciugamano, mentre bisogna intanto affrontare vari “supplizi” estivi, come essere costretti ad ascoltare i fatti personali dei vicini impegnati in lunghissime telefonate a squarciagola. Meglio tuffarsi di corsa, ma schiuma e bollicine trascinate dalle correnti ci ricordano che il collettore di Aci Castello non è ancora pronto, e ieri si vedeva, sopra l’azzurro del nostro meraviglioso povero mare.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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