Dopo i 111 di ieri, altri 200 migranti sbarcati a Catania da nave Peluso
Sono stati trasferiti nella struttura realizzata nell’ex hub vaccinale di San Giuseppe La Rena. Altri 299 migranti soccorsi sono arrivati la notte scorsa ad Augusta
E’ arrivata nel porto di Catania nave Peluso con a bordo 201 dei circa 600 migranti soccorsi ieri dalla Guardia costiera in acque Sar maltesi a 170 miglia a sud delle coste della Sicilia. Altri 111 erano già arrivati nel capoluogo etneo ieri sera trasportati da una nave romena del dispositivo Frontex.
Dopo lo sbarco sono stati trasferiti nella struttura realizzata nell’ex hub vaccinale di San Giuseppe La Rena, dove saranno temporaneamente trasferiti anche gli altri 201 arrivati con la nave della Guardia costiera.
Altri 299 migranti soccorsi sono arrivati la notte scorsa, su nave Libeccio della Marina militare, ad Augusta, nel Siracusano. Dopo lo sbarco sono stati trasferiti nella tensostruttura presente nel porto commerciale.
Altri barche in pericolo
Intanto due barchini con a bordo circa 30 persone ciascuno sono stati segnalati da Alarm Phone in area Sar Maltese. "La mancata assistenza di Malta mette a rischio 60 vite", dice l’ong in contatto con i due gruppi in difficoltà. Secondo l'organizzazione non governativa le autorità de La Valletta si rifiuterebbero di ordinare un’operazione di soccorso. "Il tempo sta peggiorando rapidamente. I soccorsi sono necessari ora". La prima imbarcazione segnalata da Alarm Phone, rimasta senza carburante, sarebbe partita dalla Cirenaica sabato scorso.
"Sea Bird 2 l’ha localizzata e segnalata a un mercantile che ha dato la disponibilità a recarsi sul luogo, ma la Mrcc maltese gli ha intimato di procedere verso la sua rotta", dicono dalla Life Support di Emergency, che sabato ha concluso il salvataggio di 55 persone e che si sta dirigendo al porto assegnato di Marina di Carrara. La nave umanitaria ha segnalato alla Mrcc italiana la propria disponibilità a intervenire. "Abbiamo ricevuto la risposta di procedere verso il porto assegnato di Marina di Carrara senza cambiamenti di rotta", dicono dall’ong, spiegando di aver segnalato la propria disponibilità anche alla Mrcc maltese senza avere risposta.
"Chiediamo che queste persone vengano assistite il prima possibile e rinnoviamo la nostra disponibilità alla Mrcc italiana e maltese per intervenire: non possiamo lasciare che si consumi l’ennesima tragedia evitabile in questo tratto di mare", dice Emanuele Nannini, capomissione della Life Support.
(Loc/Adnkronos)