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Flash mob a Paternò su Festa Liberazione, sindaco: «Non c'è alcuna censura»
Nino Naso precisa: "Defissione di manifesti per rispetto Istituzione, come per la marcia su Roma"
«Smentisco categoricamente le ricostruzioni che descrivono l’Amministrazione Comunale di Paternò e il sottoscritto in qualità di sindaco come promotori di azioni di censura e di limitazione della libertà di espressione».
Così Nino Naso, primo cittadino del grosso centro agrumicolo del Catanese, sulla "defissione" di manifesti dell’annuncio di un flash mob domani nel paese d’origine del presidente del Senato promosso dal Pd sul tema della Festa di Liberazione sul tema "La storia non si cambia, si studia! Porta un libro di storia da regalare a Ignazio La Russa". "Leggo con estremo stupore e amarezza - osserva il sindaco "autonomista" di Paternò - quanto riportato dalla stampa. Si parla di «censura», «regime» e di molto altro. Ma con la mia ordinanza mirava esclusivamente a preservare, da massima istituzione civile cittadina, l’integrità istituzionale della seconda carica dello Stato Italiano da affermazioni che ho ritenuto, e continuo a ritenere, gravi, apparse sui manifesti del Partito democratico. A scanso di ogni equivoco, dico a chiare lettere - aggiunge Naso - che avrei senza dubbio assunto eguale atteggiamento anche se il presidente del Senato fosse stato di segno politico differente».
Il sindaco ricorda anche fu la sua amministrazione, quattro mesi fa, a stabilire la defissione immediata di manifesti che inneggiavano alla marcia su Roma e sottolinea che «la manifestazione organizzata per il 23 aprile dal Pd è stata regolarmente autorizzata». «Il 25 aprile - osserva Naso - è una ricorrenza importante e fondamentale per la nostra Nazione cui anche quest’anno come tutti gli anni omaggerò come per tutte le altre ricorrenze che rendono onore alle Istituzioni repubblicane italiane». "A una certa politica e a certi politici, da sindaco, dico - chiosa Naso - lavorate per la città, industriatevi per una Paternò migliore e vivibile. Noi lo facciamo da sempre, fin dal nostro primo mandato e anche adesso che siamo stati riconfermati dallo scorso giugno, senza perderci in inutili polemiche ma anzi profondendo tutta la nostra passione e il nostro senso delle istituzioni nelle uniche due direzioni che sappiamo imboccare: la presenza sul territorio e l’ascolto dei cittadini, tutti i cittadini».