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Si rivolse a mafioso per esigere un debito non dovuto: confermati i tre arresti anticipati da La Sicilia

Il terzetto è finito in carcere per estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso

Redazione La Sicilia

09 Maggio 2023, 11:31

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Avevamo anticipato la notizia su La Sicilia del 5 maggio e sul sito del giornale il giorno successivo, ora la Procura di Catania diffonde un comunicato con cui in pratica conferma l'arresto per estorsione di Daniele Notarrigo, Orazio Giuseppe Santonocito - indicato come esponente della famiglia mafiosa dei Santapaola-Ercolano - e di Alfio Caruso.

Come da noi riportato, Notarrigo, si sarebbe rivolto al mafioso per costringere un socio dell’Acireale Calcio, di cui era stato presidente per pochi mesi nel 2017, a pagare la metà di una cartella esattoriale da 80mila euro. Per questo la Procura di Catania gli contesta l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso ed è stato arrestato.

Il provvedimento è stato eseguito anche nei confronti di Orazio Giuseppe Santonocito, già condannato per associazione mafiosa, sequestro di persona e omicidio. E' accusato di avere avuto il ruolo di "esattore" avvalendosi della complicità di Alfio Caruso, anche lui arrestato dai carabinieri del nucleo Operativo della compagnia di Gravina di Catania.

Secondo la ricostruzione della Procura, «Santonocito avvalendosi della collaborazione di Caruso, «intimava più volte alla vittima di raggiungerlo nella sua macelleria di San Pietro Clarenza, imponendogli di saldare il debito con rate da 800 euro» al mese. Gli incontri sono stati "intercettati" da militari dell’Arma ed è emerso come Santonocito consigliasse all’imprenditore «di curarsi la salute» e di «non scordarsi mai degli amici buoni» perché altrimenti sarebbe «stato cosa da appendere nei croccia», ovvero i ganci ai quali vengono appesi gli animali macellati.

Il giorno stabilito per la consegna del denaro i carabinieri sono intervenuti nella macelleria di Santonocito mentre l'imprenditore consegnava la busta col denaro. I tre sono stati arrestati per estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso e portati in carcere. Il gip ha convalidato il provvedimento.