Notizie Locali


SEZIONI
Catania 17°

Catania

Giallo ad Adrano, coniugi trovati morti in casa: è mistero su causa decesso

Di Salvo Sidoti |

Adrano (Catania) – Li hanno trovati distesi privi di vita in una stanza della loro abitazione di Adrano, in via Alceo, nella parte alta della città. Nessuna traccia di violenza, né macchie di sangue, un solo particolare che rende misteriosa la morte di una coppia di coniugi di Adrano: entrambi avevano le bocche piene di bava e ricoperte da una sorta di schiuma. Cosi sono stati rinvenuti cadaveri Antonino Bua, 51 anni, e la moglie Concetta Barbera, di 48, entrambi adraniti. Cosa sia accaduto è ancora presto per dirlo, bisognerà attendere l’esito degli accertamenti. La coppia era rientrata dal nord in questi giorni ad Adrano, probabilmente in occasione delle festività patronali che si sono concluse proprio ieri, vivevano al nord da un po’ di tempo, ed erano tornati per incontrare i figli.

Ed è stata propria la figlia a trovare i corpi dei suoi genitori privi di vita. Per tutta la giornata aveva tentato di mettersi in contatto con loro, la scoperta nel pomeriggio di ieri quando la ragazza si è recata al secondo piano della palazzina di via Alceo dove risiedevano i suoi genitori: dopo avere aperto la porta è stata subito evidente l’immagine della tragedia: la mamma era distesa su un materasso, il papà per terra sopra un cartone. Come detto, tutti e due avevano la schiuma alla bocca, forse morti durante la notte. Scattato l’allarme sul posto si sono recati gli agenti del commissariato di polizia di Adrano e il medico legale per la prima ispezione cadaverica. Difficile al momento avanzare ipotesi sulla morte di Antonino Bua, che di professione faceva il camionista, e della moglie Concetta Barbera; pare che gli inquirenti tentano ad escludere l’omicidio, anche perché i familiari che abitano al pian terreno della stessa palazzina di via Alceo, non hanno sentito nessun rumore e affermano di non essersi accorti di nulla.

MAGGIORI APPROFONDIMENTI SUL QUOTIDIANO IN EDICOLACOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


Articoli correlati