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Catania, centri commerciali chiusi a Ferragosto: «Andiamo al mare!»

Di Simone Russo |

CATANIA – I centri commerciali dell’hinterland catanese oggi resteranno chiusi. Può sembrare “normalità” ma in realtà non lo è. Fin dalla nascita di queste nuove realtà commerciali ci si è sempre interrogati sulle modalità e sugli orari di apertura. Se all’inizio ci si fermava il lunedì mattina e la domenica si chiudeva prima, con il trascorrere degli anni si è “allargato” tutto. Apertura quotidiana per circa 12 ore al giorno. Una situazione che ha diviso gli italiani.

Quest’anno, però, le quattro realtà commerciali dell’hinterland catanese (Le Zagare, I Portali, Le Ginestre e Katanè) resteranno chiuse. Solo ai Portali, il cinema e l’area food resteranno aperti. Il messaggio, quest’anno, è chiaro: «Il 15 agosto siamo chiusi. Andiamo al mare con le nostre famiglie». Il post, pubblicato da “Le Zagare” ha ricevuto un centinaio di like e molti commenti di approvazione. Unanimi anche i commenti di chi ieri si trova all’interno dei centri commerciali.

«Sono assolutamente a favore della chiusura per Ferragosto – dice Giuseppe Costa, 37enne, speaker radiofonico e residente a Tremestieri –. Si dovrebbe chiudere anche per tutte le altre festività segnate rosse sul calendario. Si potrebbe fare qualche eccezione per le domeniche. È giusto pensare anche alla parte economica e al business di chi ha investito all’interno del centro commerciale. Non si può strozzare il commercio. La domenica è fatta anche per la vendita. Lo testimoniano i numeri di ingressi nei centri commerciali. Però, si potrebbero alternare le domeniche. Due volte aperti e due volte chiusi. Oggi (ieri, per chi legge ndr) i centri commerciali, secondo me, dovevano chiudere alle ore 14 e non essere aperti fino alle ore 21».

«Sono a favore della chiusura dei centri commerciali a Ferragosto – dice Alessandra Cocuzza, 31enne, estetista e residente a Gravina – tutti abbiamo il diritto di riposarci. Almeno una volta ogni tanto, si deve staccare e ci si deve assolutamente rilassare. Anche perché negli anni 80 e 90, quando i centri commerciali non esistevano, la gente viveva lo stesso. Non aveva quella necessita di frequentare costantemente e assiduamente i centri commerciali».

«Differentemente dalle altre feste – dice Antonio Petralia, 27enne, imprenditore di San Giovanni La Punta – per Ferragosto, la maggior parte delle persone va al mare o comunque parte in viaggio. Durante le feste, è risaputo che la gente ama girare per i centri commerciali, ma per Ferragosto sarebbe stato solo un giorno di stress in più per i lavoratori. Credo che sia un pensiero comune. Sia dei dipendenti che per i proprietari che convivono all’interno dei poli commerciali. Era giusto chiudere a Ferragosto».

«La chiusura la vedo come una forma di rispetto per i lavoratori e per le loro famiglie – dice Virginia Padovani, studentessa 19enne di Mascalucia – tutti aspettiamo le festività per trascorrerle con i nostri familiari e i nostri amici. Il Ferragosto è il giorno per eccellenza dell’estate. Condivido la scelta di chiudere e, secondo me, dovrebbe essere pensata anche per tutte le altre festività presenti durante l’anno».

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