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Catania, le richieste di condanna per gli estortori del gruppo santapaoliano di Lineri: in tutto 142 anni di carcere

Da un preciso appunto mascherato da combinazioni del superenalotto gli investigatori riuscirono a individuare imprenditori e commercianti che mantenevano il clan mafioso.

Laura Distefano

14 Giugno 2023, 20:43

operazione sabbie mobili catania

Le sabbie mobili non lasciano scampo: si sprofonda e si viene inghiottiti. Una similitudine che bene spiega la “condizione” di essere incastrati nella rete del pizzo. Ma una via d’uscita esiste ed è la denuncia. Ed è quello che ha scelto di fare un ristoratore catanese del centro storico quando ha ricevuto dalle mani di Nunzio Mammino alcuni proiettili. Non si è piegato e questo ha permesso alla polizia di ricostruire la mappa delle estorsioni del gruppo santapaoliano di Lineri, frazione di Misterbianco. Una squadra che ha ai vertici i fratelli Rannesi, storici affiliati di Cosa nostra.

Da un preciso appunto mascherato da combinazioni del superenalotto - sequestrato nel corso dell’inchiesta - gli investigatori riuscirono a individuare imprenditori e commercianti che con le loro tangenti mantenevano il clan mafioso. Attraverso precisi pedinamenti e monitoraggi furono seguiti in diretta le attività illecite estorsive che non si sono fermate nemmeno al tempo della pandemia Covid.

Ieri mattina, intorno alle 14 a Bicocca, il pm Rocco Liguori ha terminato la requisitoria del giudizio abbreviato. L’udienza preliminare si è celebrata davanti alla gup Anna Maria Cristaldi. Il sostituto procuratore della Dda ha rimesso in fila gli esiti dell’operazione che l’anno scorso portò a una serie di arresti tra boss ed esattori del pizzo.

Le pena più severa chiesta dal magistrato è quella di 18 anni nei confronti di Alfio Currao, storicamente legato ai Rannesi di Lineri. I fratelli Carmelo e Salvatore rischiano una condanna rispettivamente a 9 anni e 4 mesi e 6 anni e 8 mesi e 1.300 euro di multa. Per il figlio di Salvatore, Alfio la richiesta è stata uguale a quella dello zio.

Ecco le altre istanze di condanna: Fabrizio Currao 9 anni e 4 mesi, Antonio Distefano 8 anni e 1.600 euro di multa, Giuseppe Donato 11 anni e 4 mesi, Natale Alessandro Donato 9 anni e 4 mesi, Domenico Geraci 4 anni e 8 mesi, Salvatore Gianluca Geraci 5 anni e 4.400 euro di reclusione, Salvatore Guglielmino 11 anni e 4 mesi, Carmelo Litrico 6 anni e 8 mesi e 1.300 euro di multa, Nunzio Mammino 11 anni, Loreno Pinnavaria 5 anni e 4.600 euro di multa, Salvatore Pinnavaria 3 anni e 1.000 euro di multa, Francesco Toscano 11 anni, Pietro Vittorio 8 anni e 1.400 euro di multa, Carmelo Antonio Sciacca 6 mesi. La prossima udienza si terrà il 12 luglio, parleranno le parti civili e cominceranno le arringhe delle difese.

Questa mattina il gup ha depositato il decreto che dispone il giudizio per Gino e Giuseppe Rannesi che saranno processati, dunque, con il rito ordinario.