Consiglio Comunale apre nel segno della polemica. Caserta: «Io e il Pd non prendiamo lezioni»
Il riferimento è alle critiche rivolte dal M5S alla coalizione di centrosinistra
È polemica nella coalizione di centrosinistra dopo le pesanti critiche rivolte dal M5S al Pd. «Ritengo che nessuno in questo Consiglio comunale sia nelle condizioni di dettare condizioni o addirittura dare lezioni di politica e di democrazia al Partito Democratico e a me - ha dichiarato il capogruppo del Pd, Maurizio Caserta -. Neanche il Movimento Cinque Stelle. Più utile, semmai, sarebbe stato notare e fare notare a mezzo stampa quali sono i profili che accomunano i vicepresidenti eletti a larga maggioranza. Una battaglia seria sui temi e sui contenuti, la costruzione di un fronte unitario di contrasto alla destra, questi devono essere i valori che ci uniscono. Tutto il resto - come i riferimenti evidentemente inappropriati, inconducenti e del tutto inopportuni - non conta. Siamo convinti che anche il M5S concorderà nella sostanza. La strada è lunga e impegnativa. Solo un’azione cooordinata e lungimirante può essere all’altezza della serietà dei problemi della città. È una sfida per tutti. Soprattutto per chi si è impegnato a rappresentare quella parte della città che non si è riconosciuta nella narrazione edulcorata, tanto cara alla destra, e che nelle ultime settimane si è rivelata in tutta la sua falsità».
E all’indomani della prima seduta dell’assemblea cittadina a Palazzo degli Elefanti, si registra la denuncia del Movimento Popolare Catanese, che alle Amministrative di maggio ha sostenuto il candidato sindaco Giuseppe Lipera: «Discriminati e derisi per non essere stati invitati a Palazzo degli Elefanti - scrive in una nota il responsabile della comunicazione esterna, Gaetano Bonaccorsi - Il Movimento Popolare catanese intende stigmatizzare l’increscioso episodio accaduto venerdì al varco di accesso del Palazzo degli Elefanti che porta all’aula consiliare. Un vigile urbano con un collega hanno impedito e precluso alla delegazione del movimento di accedere alla sala consiliare, per assistere alla seduta di insediamento. L'accesso negato è apparso immediatamente e chiaramente oltraggioso e discriminatorio perché nelle more, invece, si faceva accedere chiunque si presentasse chiedendo solo un semplice nominativo di un consigliere o assessore. Solo dopo vibrate, ma educate proteste e, atteso il consenso di qualcuno a cui si erano rivolti gli agenti, è stato possibile passare e raggiungere l’aula consiliare».
«Si rimane allibiti - continua Bonaccorsi - che nella casa comunale possano accadere queste deprecabili situazioni, non tanto per chi le riceve quanto per chi le pone in essere. Era palese che la seduta non fosse “secretata”, posto che, seppur inopinatamente, alla sala poteva accedere chiunque proferisse un cognome, anche storpiato, di un consigliere. Dispiace essere stati vittime di una così grave discriminazione e derisione non tanto celata. Le adunanze consiliari sono pubbliche: per questo motivo chiediamo un intervento drastico e risolutivo affinché simili circostanze non si verifichino più e al presidente Seby Anastasi di rendere noto l'accaduto al prossimo Consiglio».
Soddisfazione per la rielezione di Seby Anastasi è stata invece espressa dal deputato regionale dei Popolari e Autonomisti, Giuseppe Lombardo: «Un grande successo per il Mpa che dà un ulteriore impulso affinché i temi e le politiche autonomiste possano portare una spinta decisiva al rilancio della città di Catania che l'amministrazione guidata dal sindaco Enrico Trantino sta portando avanti fin dal suo insediamento». Sull’insediamento e sull’elezione del presidente e dei due vice, è intervenuto anche il segretario territoriale Ugl, Giovanni Musumeci. «A Seby Anastasi, Riccardo Pellegrino e Salvo Giuffrida vanno le nostre congratulazioni per il consenso che hanno ottenuto dal Senato cittadino. All’assemblea consiliare tutta che, dopo due lunghi mesi di attesa, è entrata finalmente nel pieno delle funzioni, vogliamo rivolgere un sentito augurio di buon lavoro. Quella appena iniziata non può che essere un’intensa stagione di riforme ed importanti evoluzioni su tantissime tematiche, a cominciare da quella delle partecipate, per proseguire con quella dei rifiuti, del decentramento e dell’innovazione, del Piano urbanistico generale e del Piano di utilizzo del demanio marittimo, dell’attenzione verso i più giovani e gli anziani, del ricambio generazionale del personale comunale e di tanto altro ancora. I lavoratori catanesi nutrono grandi aspettative nei confronti di questo Consiglio comunale e noi come Ugl, volendo interpretare questo sentimento, ci rendiamo subito disponibili al dialogo così come abbiamo fatto con la Giunta guidata dal sindaco Trantino, ma allo stesso tempo saremo attenti affinché questa nuova consiliatura possa essere davvero produttiva e non deluda la cittadinanza».