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Vietato giocare a pallone in piazza, ma i bambini con quello leggero possono...

L'ordinanza del sindaco di riposto Davide Vasta sta creando scompiglio nel paese della fascia Ionica

Mario Previtera

01 Settembre 2023, 18:34

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Prima la chiusura transitoria delle fontanelle pubbliche cittadine per “l’inciviltà dei cittadini”, adesso il sindaco di Riposto Davide Vasta ha emanato un'ordinanza con cui ha disposto il “divieto di gioco al pallone in tutte le sue forme su piazze e slarghi del territorio comunale ripostese”. Un provvedimento che, come spiega lo stesso sindaco Vasta, “trae spunto dalle molteplici segnalazioni di cittadini circa la diffusa pratica di utilizzare i luoghi del territorio per giochi con il pallone, in particolare all’interno delle zone a traffico limitato, come le piazze Scarcella e Vagliasindi, nel borgo marinaro di Torre Archirafi e in altri siti cittadini.

“I giochi con il pallone – si legge nell’ordinanza - determinano, tra l’altro, pericoli per l’incolumità e la sicurezza delle persone e/o per l’integrità del patrimonio pubblico e privato ed arrecano, con schiamazzi e urla, disturbo alla quiete e al pubblico decoro”. “A fronte di diverse segnalazioni e lamentele, abbiamo ritenuto opportuno intervenire per porre freno a comportamenti irrispettosi, oltreché potenzialmente pericolosi per l’incolumità pubblica – spiega il sindaco –; ovviamente l’ordinanza non vieta il gioco dei bambini con i palloni leggeri, che sono innocui e non arrecano alcun danno”.

Il primo cittadino ha poi fatto sapere che a Torre Archirafi sono in corso i lavori di sistemazione del campetto adiacente alla colonia felina, in via Marco Polo. "Abbiamo ripulito l’area dalle erbacce, stiamo ripristinando l’illuminazione, come ci avevano chiesto i ragazzi, stiamo collocando una rete per evitare che i palloni finiscano per strada, costituendo un pericolo per chi gioca”. Tornando all’ordinanza sono esclusi dal dispositivo i giochi effettuati dai bambini, accompagnati dai genitori o a coloro che su di essi esercitano la vigilanza, tramite utilizzo di un pallone che per peso e consistenza sia oggettivamente inoffensivo e inidoneo a produrre danni a persone o cose. Le violazioni dell’ordinanza sono punite con l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria, con l’applicazione della sanzione amministrativa da 25 a 500 euro”. La pubblicazione dell’ordinanza sindacale sul sito istituzionale del Comune ha suscitato la reazione dell’opposizione consiliare.

Secondo il consigliere Mariella Di Guardo, “l’ordinanza sindacale è manifestamente contraddittoria: basta leggere il titolo ed il contenuto di essa ed anche i vari capoversi. Nel titolo si vieta il gioco del pallone “in tutte le sue forme” e poi si esclude dal divieto ivi contenuto, il gioco effettuato “tramite utilizzo di un pallone che per “peso e consistenza “sia inoffensivo e inidoneo a produrre danni a persone o cose. Ergo: è solo una questione di “peso e consistenza, o di sostanza?” Sulla stessa linea il consigliere di minoranza Claudia D’Aita: “A fronte della legittima esigenza di tutelare la tranquillità e la sicurezza delle persone, vi è il diritto al gioco, garantito dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia. Occorreva valutare bene ed invece, a fine stagione, quando le piazze si stanno già spopolando, si fa un provvedimento punitivo, astruso e inutile”.