Notizie Locali


SEZIONI
Catania 12°

Catania

Catania con spazzatura in ogni dove Serviranno altri 2 giorni per ripulire

Di Cesare La Marca |

CATANIA – Lo scenario è peggiore del solito, tra cassonetti, cestini stracolmi e microdiscariche sparse per la città, dal centro storico ai quartieri: in queste condizioni ha dovuto “esordire” l’impresa entrante, la Dusty, appena subentrata al consorzio Seneco, dopo che i rifiuti non sono stati rimossi dagli operatori dello stesso consorzio uscente nel corso dell’ultimo fine settimana.

Ci vorranno almeno due giorni di lavoro con turni rafforzati per recuperare l’“arretrato” di spazzatura che sta complicando la prima fase del nuovo ciclo di raccolta, a cui intanto si aggiunge inevitabilmente ciò che la città produce ogni giorno, oltre 600 tonnellate di rifiuti, troppi e solo in minima parte differenziati, che magari un giorno diventeranno una risorsa – secondo gli obiettivi prefissati dall’Amministrazione e dall’impresa che garantirà il servizio per i prossimi quattro mesi – ma che oggi rappresentano un problema, come e più di sempre. Il danno è considerevole, se consideriamo che in queste condizioni verrà compromessa quasi interamente la già bassa percentuale di attuale differenziata (poco al di sopra del 7%), visto che dei rifiuti accumulati e mischiati (e dunque “sporchi”) potrà essere recuperato ben poco.

A questo punto, non resta che archiviare il prima possibile questa pagina davvero nera, e collaborare tutti affinché il nuovo servizio di raccolta possa invertire la tendenza, incrementare la differenziata (l’obiettivo è il 30%) e risollevare la città dalla condizione di emergenza in cui è precipitata.

«Abbiamo chiesto ai gestori della discarica di Grotte San Giorgio di anticipare di un’ora l’apertura dei cancelli, alle quattro del mattino – dice l’assessore all’Ecologia Fabio Cantarella – in modo da agevolare il servizio e fare in modo che possa garantire al più presto una raccolta regolare ed efficiente».

Il servizio appena avviato – questa la principale novità rispetto al passato – affida all’impresa esterna l’intera area cittadina, compreso quel 25% di territorio “centrale”, quello del porta a porta, che era stato fin qui di competenza dello stesso Comune, con notevoli problemi logistici e organizzativi. Permane invece la suddivisione tra porta a porta e cassonetti, che solo col futuro appalto settennale andranno in “pensione”.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: