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"Arancia meccanica" sventata a Misterbianco per rubare un escavatore: un arresto

L'allarme dato dall'imprenditore vittima del furto. Il mezzo doveva essere utilizzato per rubare un bancomat

Redazione La Sicilia

16 Settembre 2023, 12:10

arresto-x-rapina-Lupi

Si presenta arma in pugno in un deposito per rubare un escavatore. Ma è stata una rapina andata male perché gli uomini della “Squadra Lupi” del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato un 23enne catanese in flagrante per rapina in concorso aggravata dall’uso delle armi. L’allarme è scattato intorno alle 21 quando la Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Catania ha fatto confluire tutte le pattuglia all’interno del deposito automezzi di un’azienda edile, nella frazione Belsito di Misterbianco.

A lanciare l’allarme è stato lo stesso titolare della ditta, che si è trovato a passare sul posto durante le fasi del furto. L’uomo infatti si è trovato di fronte il cancello spalancato e, all’interno del piazzale, 5 individui intenti a caricare l’escavatore su un furgone Iveco Daily cassonato. Alla vista dell’imprenditore però uno dei cinque malviventi gli si sarebbe immediatamente avvicinato e, minacciandolo con una pistola, gli avrebbe intimato «… te ne devi andare….è meglio per te che te ne vai via!!!», ciò mentre gli altri quattro, utilizzando alcune pedane, ultimavano le operazioni di carico dell’escavatore. Il titolare dell’azienda a quel punto, fingendo di impaurirsi, allontanatosi per evitare che la situazione potesse degenerare a scapito della propria incolumità, ha subito contattato il 112. I militari dei Lupi in Piazza della Repubblica, sono riusciti ad intercettare il furgone in fuga, condotto dal 23enne che, braccato dai Carabinieri, non ha potuto fare altro che arrestare la marcia del veicolo che trasportava sul pianale l’escavatore rubato.

I militari hanno accertato come il furgone usato per trasportare l’escavatore, dal valore di circa 20 mila euro, fosse intestato ad una ditta di Catania specializzata nella lavorazione del ferro, il cui titolare, datore di lavoro proprio del giovane arrestato, era ignaro dell’azione criminosa. Le indagini sono adesso concentrate sull’identificazione degli altri quattro componenti della banda, attraverso anche la disamina delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti sul posto. Forse i cinque volevano mettere a segno il furto di un bancomat. Il 23enne è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.