Passante Fs a Catania, i 900 milioni sono più "vicini": l'obiettivo è una stazione in piazza Borsellino
Il vicesindaco La Greca: «A metà ottobre incontro al ministero delle Infrastrutture, siamo fiduciosi»
«Con il Passante ferroviario avremo la stazione Porto esattamente a piazza Borsellino, che significherà avere il treno praticamente a piazza Duomo». I tempi non sono ancora certi, ma dalle parole del vicesindaco e assessore a Mobilità e Urbanistica Paolo La Greca traspare tutta l’intenzione dell’Amministrazione Trantino di accelerare l’iter di un’infrastruttura ferroviaria dall’enorme valore aggiunto per la mobilità di mezza Sicilia oltre che di Catania e della sua area metropolitana, in sintonia con misure che appaiono diverse ma in realtà convergono nella stessa visione d’insieme di sostenibilità, così come l’ampliamento dell’area pedonale in centro storico, che dopo piazza Mazzini riguarderà a breve anche piazza Federico di Svevia.
«Siamo fiduciosi - aggiunge il vicesindaco La Greca - ci sono molte prospettive di poter acquisire il finanziamento da 900 milioni necessari per lo “spinotto centrale” del nodo Catania, che dall’interramento della stazione ferroviaria ai margini dell’area portuale proseguirà sotto San Cristoforo». Il Pfte, Progetto di fattibilità tecnico-economica è stato realizzato, Rfi ha avviato l’iter per la presentazione dell’opera in un dibattito pubblico che riguarderà tra l’altro il rapporto tra la città e il mare la prevista eliminazione di un tratto degli archi della marina per fare posto a un percorso ciclopedonale.
«A metà ottobre - aggiunge il vicesindaco La Greca - avremo un importante incontro a Roma, al ministero delle Infrastrutture, ci sono buone prospettive di sbloccare questa situazione».Sbloccando il finanziamento da 900 milioni del ministero delle Infrastrutture, su cui il Comune ha avviato un pressing, la previsione è di potere aggiudicare l’appalto integrato tra la fine del 2024 e la fase iniziale del 2025, con avvio del cantiere nello stesso anno, dopo l’elaborazione del progetto esecutivo.
In attesa del tratto cruciale del nodo Catania che eliminerà la “barriera” degli archi della marina tra la città e il mare, attraversando il sottosuolo dell’area portuale, lo scorso giugno c’è stato un sostanziale passo avanti per il tratto propedeutico al prolungamento della pista dell’aeroporto “Bellini”, che con un’estensione di 3,1 chilometri sarà idonea ai voli intercontinentali, con l’aggiudicazione, da parte di Rete Ferroviaria Italiana, della gara per la progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori per l’interramento della linea tra Catania Acquicella e Bicocca, in pratica un segmento del nodo Catania, al raggruppamento di imprese composto da Eteria Consorzio Stabile Scarl (capogruppo), Euro Ferroviaria e Salcef.
La gara ha un importo di oltre 370 milioni di euro ed è parte integrante del nuovo collegamento ferroviario Palermo - Catania - Messina. L’opera prevede l’interramento del tratto ferroviario che interferisce con il prolungamento della pista di Fontanarossa, da dove potrà decollare o atterrare un “Catania-New York”, e in quel caso sarà davvero un’altra città.