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Sequestro Ciancio, il sindaco di Catania: «Garantire le attività editoriali»

Di Redazione |

CATANIA – «Le misure di prevenzione al patrimonio dell’editore Mario Ciancio disposte dal Tribunale, sulla scorta di un ponderoso lavoro investigativo della Procura, rappresentano un segnale che deve scuotere istituzioni e cittadini e che tuttavia desta non pochi timori. Fermo restando il diritto di Ciancio e dei suoi familiari a potersi difendere in ogni sede di giudizio per dimostrare l’estraneità alle contestazioni, è necessario che le numerose attività imprenditoriali confiscate vengano garantite nella loro prosecuzione di libero mercato, per non aggravare il già fragile tessuto imprenditoriale locale, segnato da difficoltà economiche e tagli occupazionali». Lo dice in una nota il sindaco di Catania Salvo Pogliese.

«Se questo vale per ogni settore delle aziende assoggettate ad amministrazione giudiziaria, la preoccupazione si accresce per le attività editoriali – aggiunge – che vanno garantite anche per la loro funzione sociale informativa, valore indispensabile di confronto e dialogo per una comunità che deve poter contare una stampa libera e autonoma. Un diritto che va tutelato in ogni modo, con la prosecuzione con piani editoriali che salvaguardino la professionalità dei giornalisti, in verità mai messa in discussione, ma anche la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali».

«Il giornale e le altre aziende editoriali del gruppo Ciancio devono continuare a rimanere patrimonio anzitutto di quanti vi lavorano con passione e competenza, come dimostra la disponibilità dell’autorevole giornalista Antonello Piraneo ad assumere la direzione del giornale “La Sicilia”, quotidiano che da oltre 70 anni rappresenta una colonna dell’informazione isolana», conclude il sindaco. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA