La scienza in piazza Università per la "Notte dei ricercatori": a Catania è stato un successo
Quaranta stand, oltre 100 eventi tra laboratori, dimostrazioni, quiz, mostre, video, spettacoli e seminari nel "cuore" della città
La Notte dei ricercatori a Catania
C’è la ricostruzione di una capanna preistorica con alcuni vasi di argilla da costruire manualmente e, in uno stand poco distante, la dimostrazione della realtà virtuale e dell’intelligenza artificiale. L’infinitamente piccolo delle cellule e dei neutrini di fronte all’immensità degli habitat degli organismi marini, alieni o autoctoni. O ancora la sfida dell’architettura sostenibile, che punta sul cartone come materiale per l’edilizia, insieme all’agricoltura biologica, che impiega gli ‘insetti amici’ per migliorare la qualità degli alimenti.
E il tutto letteralmente a portata di mano per le centinaia di persone, bambini con le loro famiglie, tanti passanti, curiosi, visitatori che ieri sera hanno gremito il grande laboratorio a cielo aperto di piazza Università, trasformato in uno "colpo d’occhio" sulle decine e decine di ricerche che ogni giorno vengono svolte tra le pareti dei dipartimenti dell’Ateneo o di enti di ricerca come Infn, Ingv, Inaf, Cnr, grazie a Sharper – La Notte europea dei ricercatori, l’evento che porta la scienza in piazza a contatto con i cittadini.
Quaranta stand, oltre 100 eventi tra laboratori, dimostrazioni, quiz, mostre, video, spettacoli e seminari nel ‘cuore’ di Catania con una nutrita anteprima alla “Città della Scienza” di via Simeto, espressamente dedicata ai più piccoli. Questo il ricco programma dell'evento internazionale promosso da un consorzio di atenei, enti di ricerca, musei e associazioni e coordinato dalla società di comunicazione scientifica Psiquadro, nell’ambito delle iniziative della Commissione Europea, in contemporanea con le altre sedi di Ancona, Cagliari, Camerino, Genova, L’Aquila, Macerata, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Sassari, Terni e Trieste.
«Anche quest’anno è stato un grandissimo successo – ha commentato a caldo il rettore Francesco Priolo, che nel corso della serata è stato anche il ‘cicerone’ d’eccezione di una visita guidata al Palazzo centrale dell’università -. I nostri ricercatori e le nostre ricercatrici hanno raccontato con orgoglio ed entusiasmo a tutti gli studi e il lavoro che compiono ogni giorno, dimostrando come la ricerca possa portare innovazione e benessere, come diceva già Leonardo da Vinci. Catania ieri sera ha mostrato il suo volto migliore, confermandosi come una città che guarda davvero al futuro, alla tecnologia, al lavoro e alle possibilità di riscatto attraverso la cultura e la scienza».
E l’entusiasmo si toccava con mano tra gli stand, dove i visitatori hanno potuto davvero spaziare da tematiche riguardanti la sostenibilità, il contrasto dei cambiamenti climatici, le energie rinnovabili, la salute e la sicurezza: un ventaglio di proposte che spaziano dai temi di frontiera della ricerca di base alle applicazioni tecnologiche nei campi più disparati, ma accomunato dall’interdisciplinarietà e dalle sfide per il futuro. Se il dipartimento di Giurisprudenza proponeva ad esempio la nuova figura del ‘giurista ambientale’ (uno dei lavori ‘green’ più gettonati) o la sperimentazione delle comunità energetiche, quello di Economia e Impresa metteva in mostra alcune delle ricerche sui temi più sentiti, ad esempio lo ‘smart airport’ o il rapporto tra criminalità e crisi delle aziende, mentre Scienze politiche puntava sui progetti di ‘resilient city”, sperimentati con alcune scuole medie della città.
Il cancro e le anomalie del Dna, l’interazione tra salute e alimenti, la gestione sostenibile delle acque reflue, la stampa 3d, polimeri, nanomateriali e plastica ‘smart’, la robotica e la biorobotica – con la ‘star’ SandRo, l’automa che pulisce le spiagge differenziando i rifiuti, grazie all’IA; la stessa ‘intelligenza’ che può rendere smart le città, ad esempio con il controllo automatico del traffico o del conferimento dei rifiuti, persino aiutando a rintracciare le auto rubate. E l’immancabile ‘scena del crimine’ ricostruita efficacemente dalla Polizia scientifica, per divulgare l’applicazione delle tecniche più innovative in chiave forense.
E a conclusione della serata, organizzata con il coordinamento dell’Area della Terza missione e il supporto dell’Area della Comunicazione dell’Ateneo, l’intensa rappresentazione dello spettacolo “La forza nascosta. Scienziate nella fisica e nella storia”, all’interno del Palazzo centrale, dedicata alla figura e al pensiero Marietta Blau, Chien-Shiung Wu, Milla Baldo Ceolin e Vera Cooper Rubin, quattro scienziate del ‘900, protagoniste non totalmente riconosciute della Fisica, ma degne senz’altro di attenzione.