«L'abbracciavo, era piena di sangue e poi è morta»: il racconto del figlio della donna travolta e uccisa mentre puliva la cenere dell'Etna
Vincenza Torrisi aveva 77 anni ed è stata investita davanti la sua casa a Zafferana Etnea
«L’abbracciavo per rassicurarla, ma era irriconoscibile piena di sangue e cenere. Solerte e pronta, ripuliva sempre ogni volta che si verificava questa caduta di cenere, purtroppo questa le è stata fatale. Mamma, le dicevo stai serena ci sono io con te… Non credevo ai miei occhi, ma speravo con tutto il cuore che l’epilogo fosse un altro».
L'incidente
Queste alcune parole del racconto straziante di Gaetano Leonardi, impiegato al Comune di Zafferana, subito dopo l’incidente che ha coinvolto tragicamente la madre Vincenza Torrisi, abitante in via Zafferana-Milo. La donna, 77 anni è stata travolta da un’auto mentre spazzava la cenere davanti alla porta di casa sua.
Nel pomeriggio di lunedì, sarebbe stata agganciata e trascinata per alcuni metri dal veicolo. L’automobilista si è fermato in stato di choc e ha prestato soccorso. «Ero a casa mia – continua Gaetano – e col soffiatoio stavo ripulendo il tetto dalla cenere e sono stato interrotto dalle urla di mia moglie che ha visto tutta la scena dell’incidente. Mi sono precipitato e sono rimasto sconvolto dalla vista di mia madre. ho provato un dolore inesprimibile, cercavo di tranquillizzarla, perché soffriva tanto». Allertate sono giunte due ambulanze del 118; il medico a bordo di una di esse vista la gravità della situazione ha chiamato l’Elisoccorso. Subito c’è stata una mobilitazione per sgombrare il Polisportivo dove sarebbe dovuto atterrare elicottero.
La testimonianza
«Proprio qui - ci ha raccontato Rosalba Scuderi che stava correndo in pista – il campo era impegnato dagli allenamenti dei “pulcini” della Scuola dello “Zafferana calcio” che subito sono stati fatti uscire dal campo; invece la pista era occupata dagli ostacoli per la corsa che sono stati subito rimossi». E aggiunge: «Abbiamo subito capito vedendo l’elicottero – continua – che c’era un soccorso urgente». Anche uno dei custodi Giuseppe Perruccio che si trovava al Polisportivo ha visto arrivare i soccorritori: «Sul luogo oltre agli agenti di polizia municipale sono giunti i carabinieri, il sindaco e tanti impiegati del Comune colleghi di Gaetano che hanno voluto così manifestare la loro vicinanza».