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Si spartivano ruoli per razziare abitazioni: 8 arresti a Catania

Di Redazione |

Catania – Un’ ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, nei confronti di 8 persone indagate per i reati di associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione e di incendio doloso. L’attività di indagine, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Gravina di Catania dal marzo 2017 al maggio 2017 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania, scaturisce da un episodio di incendio doloso del cancello di ingresso di un cantiere edile a Gravina di Catania.

Le attività tecniche e dinamiche condotte dai Carabinieri hanno consentito di accertare la costituzione di una associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie numerosa di furti in abitazione, e di furti aggravati in genere, di delinearne la specificità dei ruoli di ciascun indagato, ripetuti per ogni singolo episodio delittuoso, per il quale era ben definito chi procurasse gli obiettivi dove commettere il furto, chi avesse le funzioni di “vedetta”, chi fosse addetto al noleggio dei mezzi e chi dovesse compiere materialmente il furto.

Dalle indagini è emersa chiaramente la similitudine delle condotte delittuose, compiute mediante l’uso reiterato dei veicoli e dei furgoni noleggiati al fine di trasportare la refurtiva, per nascondere la quale venivano utilizzati sempre i medesimi luoghi; è stata anche accertata la ripartizione dei proventi dei furti, e della vendita della refurtiva, tra i sodali. L’esecuzione dell’ordinanza ha comportato un intervento massivo sull’ area di Gravina di Catania e zone limitrofe, Comuni in cui la criminalità trae un cospicuo sostentamento economico dall’attività legata ai furti in abitazione.

Fotogallery arrestati

Gli arrestati sono: Nunzio Aiello, Franco Callerami, Luigi Franco Chiarenza, Salvatore Privitera, Litterio Cosentino, Gianluigi Colaleo (già detenuto a Barcellona Pozzo di Gotto), mentre Flavio Antonello Marchese è stato posto ai domiciliari. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA