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Estorsione, domiciliari disposti per ex Nicotra che si proclama innocente

Di Redazione |

CATANIA – Il Tribunale del riesame di Catania, accogliendo la richiesta dell’avvocato Orazio Consolo, ha disposto gli arresti domiciliari, con l’obbligo dell’uso del braccialetto elettronico, per l’ex deputato all’Ars Raffaele “Pippo” Nicotra, 62 anni, arrestato il 10 ottobre scorso dai carabinieri nell’ambito dell’operazione “Aquilia”. L’ex parlamentare è indagato dalla Dda della Procura di Catania per concorso esterno all’associazione mafiosa, voto di scambio e estorsione. Secondo l’accusa avrebbe pagato 50mila euro per avere l’appoggio del clan Sciuto, legato alla “famiglia” Santapaola-Ercolano, alle elezioni per le Regionali in Sicilia del 2008 e 50 euro a voto per la competizione successiva, nel 2012, all’Ars. Nicotra si è proclamato innocente. Ha un trascorso Nicotra che risale al 1993, quando da sindaco di Aci Catena si rifiutò di coprire i manifesti di lutto per un uomo vicino ai boss del clan Santapaola e poi, nonostante il divieto del questore, andò ai funerali. Lui fu indagato e prosciolto, ma il Comune fu poi sciolto per mafia.

Nel provvedimento, emesso dalla quinta sezione penale presieduta da Enrico De Masellis, i giudici hanno annullato il capo d’imputazione numero 19 dell’ordinanza del Gip: l’accusa di voto di scambio politico mafioso. Restano il concorso esterno all’associazione mafiosa e l’estorsione, come si apprende dai suoi legali, il professore Giuseppe Grasso e l’avvocato Orazio Consolo. La contestazione riguarda le elezioni del 2012 perché quella per il 2008 è considerata prescritta. La decisione riguarda la valutazione dei reati da contestare per la libertà personale dell’indagato e non quelli che potranno essere contestati in sede di fine conclusione indagine da parte della Dda della Procura di Catania. Il Tribunale del riesame si è riservato 45 giorni per la pubblicazione delle motivazioni.

Intanto la prima fase dell’inchiesta “Aquilia”, antico nome di Acireale, si è conclusa con la disarticolazione della cosca acese legata a Cosa nostra divisa in due gruppi che gestivano traffico di droga, furti ed estorsioni con l’arresto, oltre che di Nicotra, da parte dei carabinieri di Catania, di altre 17 persone. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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