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La commovente storia di Daria Federica, “figlia” di un’intera parrocchia

Di Pierangela Cannone |

Catania – Si chiama Daria Federica e la sua nascita è come un inno alla vita. La piccola, venuta alla luce domenica scorsa in una clinica del capoluogo, è figlia “adottiva” della comunità della parrocchia Crocifisso dei Miracoli.

«Nove mesi fa è venuta in parrocchia una ragazza – racconta il parroco, padre Gianni Notari -. Qualcuno le aveva suggerito di contattarci per trovare accoglienza. Ma a lei non occorreva un’abitazione, bensì un sostegno economico e una motivazione: era infatti in dubbio se proseguire o interrompere la gravidanza, gravata dalla responsabilità di sostenere da sola i suoi due figli alla soglia dell’adolescenza, potendo contare unicamente su un lavoro in nero che, da lì a breve, si sarebbe concluso. Il compagno, inoltre, venuto a conoscenza del fatto, ha declinato ogni responsabilità».

Alla giovane donna, però, sono bastati pochi colloqui per riprendere fiducia, convincendosi a portare avanti la gravidanza. «L’ho aiutata a comprendere che il valore primario – prosegue Notari – era quello di accogliere la vita che le stava fiorendo in grembo. Così, come parrocchia e come comunità, collaborati dal centro di aiuto alla vita, Domenico Savio, dei padri salesiani, ci siamo presi cura di questa donna: non ci siamo limitati a dare un supporto motivazionale e la sua storia ha riguardato tutti. La decisione di portare avanti la gravidanza è stato il risultato di una condivisione della comunità, che l’ha coccolata durante la gravidanza e continuerà a prendersi cura di lei ora che la bambina è nata. L’amore di noi tutti per questa vicenda è grande, tant’è che un membro della comunità, in occasione del proprio compleanno, ha pregato gli invitati di convertire i regali in denaro a favore della nascitura. Abbiamo già contattato un imprenditore per procurare alla madre un posto di lavoro appena si sarà ripresa dal parto. Non possiamo abbandonarla adesso: abbiamo preso un impegno morale che ha a che fare con la vita».

La parrocchia Crocifisso dei Miracoli non è nuova agli aiuti umanitari, ma Daria è la prima “figlia” adottiva che possono vantare di avere. «Ci sono forse tre parole chiave – continua Notari – quando ci si trova di fronte a questi casi: la solidarietà, l’accoglienza e la sinergia. Dobbiamo prenderci cura delle fragilità e investirci in prima persona affinché non si spenga la speranza. Siamo di fronte a una testimonianza di vita. E i fedeli della parrocchia hanno fatto questo: si sono investiti in prima persona, per far sì che non si spegnesse una vita».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA