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Morta dopo aborto, lo sfogo dei genitori: «In ospedale è stata abbandonata»

Di Carmela Marino |

CATANIA – All’indomani della decisione del Gup di Catania di rinviare a giudizio sette medici dell’ospedale Cannizzaro, i genitori di Valentina Milluzzo, la 32enne alla 19esima settimana di gravidanza deceduta il 16 ottobre 2016 dopo avere perso, con altrettanti aborti, i due gemelli che aspettava in seguito a una fecondazione assistita, hanno affidato a Storie Italiane di Eleonora Daniele su Rai1 il loro sfogo. «Finalmente – ha detto mamma Giuseppina – dopo due anni, la giustizia sta venendo fuori. Nella mia mente mi ero fatta un film, che arrivati a questo punto mi dicessero “abbiamo sbagliato, ti ridiamo Valentina”. Purtroppo questo non succede, però noi continuiamo la nostra lotta per tutte le Valentine del mondo: non deve più succedere una cosa del genere».

Il padre della donna, invece, ha ripercorso alcune tappe della degenza ospedaliera della figlia: «Valentina è stata completamente abbandonata – ha sostenuto Salvatore Milluzzo -, infatti si parla di negligenza, imprudenza, e aggiungerei assenteismo perchè l’hanno lasciata sola, non c’erano medici quella mattina. Il medico che c’era di mattina, dopo averci letto le analisi dicendoci dell’infezione, ha detto all’infermiera “dia la tachipirina” e l’ha abbandonata, è sparito. Non si è visto più». «Valentina – ha aggiunto la mamma – con l’obiezione non c’entrava. Era andata in ospedale per trattenerli quei bambini. Il problema era l’infezione che nei 17 giorni di ricovero le hanno fatto pigliare e non se ne sono accorti. Bastava un tampone o un’analisi per salvare mia figlia».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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